Trump attiva i poteri straordinari previsti in tempo di guerra e mette alla porta i migranti: 130 disperati espulsi dagli Usa

Trump attiva i poteri straordinari previsti in tempo di guerra e mette alla porta i migranti: 130 disperati espulsi dagli Usa

Trump attiva i poteri straordinari previsti in tempo di guerra e mette alla porta i migranti: 130 disperati espulsi dagli Usa

Donald Trump attiva i poteri straordinari previsti in tempo di guerra, ai sendi dell’Alien Enemies Act del 1798, e mette alla porta i migranti. Come riferito il Washington Post, citando un alto funzionario della Casa Bianca che ha chiesto l’anonimato, più della metà dei 261 immigrati deportati a El Salvador sabato scorso sono stati espulsi dagli Stati Uniti proprio sfruttando la vetusta legge.

Venerdì il presidente degli Stati Uniti Trump ha firmato segretamente una proclamazione che invoca l’Alien Enemies Act per colpire i venezuelani di età pari o superiore a 14 anni sospettati di essere membri della gang transnazionale Tren de Aragua.

Secondo quanto dichiarato dal funzionario della Casa Bianca al Washington Post, 137 individui sono stati deportati a El Salvador ai sensi dell’Alien Enemies Act mentre gli altri, tra cui 23 salvadoregni legati alla gang MS-13 e altri 101 venezuelani, sono stati espulsi ai sensi di altre leggi federali.

Trump attiva i poteri straordinari previsti in tempo di guerra e mette alla porta i migranti: 130 disperati espulsi dagli Usa

La proclamazione ha di fatto privato i venezuelani del loro diritto al giusto processo, aggirando le procedure standard di immigrazione. I critici sostengono che la mossa crea un precedente pericoloso, poiché l’atto era originariamente inteso per affrontare le minacce dei cittadini di nazioni ostili in tempo di guerra, piuttosto che per accelerare le deportazioni in tempo di pace.

L’Alien Enemies Act è stato utilizzato l’ultima volta durante la seconda guerra mondiale per giustificare l’internamento di oltre 110.000 giapponesi americani. È stato invocato solo tre volte nella storia degli Stati Uniti, ciascuna durante una guerra dichiarata. La decisione di Trump di invocare questo potere in tempo di guerra per deportare presunti membri di gang senza udienze del tribunale per l’immigrazione ha suscitato aspre critiche da parte di esperti di immigrazione, giuristi e sostenitori dei diritti umani. Trump ha promesso nel suo discorso inaugurale del 20 gennaio di fermare immediatamente l’ingresso di migranti clandestini negli Stati Uniti e di iniziare il processo di deportazione di milioni di loro nei loro paesi di origine. Trump ha anche dichiarato lo stato di emergenza nazionale in risposta alla crisi al confine meridionale.