Putin e Trump, cauto ottimismo sul cessate il fuoco

L’Ue pronta a proporre un piano volontario di aiuti militari a Kiev fino a 40 miliardi, di cui 20 solo per munizioni

Putin e Trump, cauto ottimismo sul cessate il fuoco

Tanto la Russia quanto gli Usa parlano di “cauto ottimismo” per descrivere le prospettive di un cessate il fuoco in Ucraina dopo il colloquio notturno al Cremlino tra il presidente russo, Vladimir Putin, e l’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff.

Una nuova telefonata tra Putin e il collega americano, Donald Trump, sembra ormai imminente, ha lasciato intendere il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Prima, però, Witkoff dovrà relazionare Trump sul suo incontro con Putin e sui messaggi che il presidente russo ha inteso mandargli.

Zelensky chiede agli usa di fare pressione su Mosca per la tregua

Il presidente degli Stati Uniti, in un post su Truth Social, ha parlato di “discussioni molto positive e produttive” e di “un’ottima chance che questa guerra orribile e sanguinosa possa finalmente terminare”.

Trump ha quindi fatto appello al collega di Mosca perché risparmi le vite dei soldati ucraini “circondati” nel Kursk. Per esaudire il desiderio espresso da Trump, Putin però ha invitato Kiev ad ordinare ai suoi soldati di deporre le armi.

Il presidente russo “ora sta facendo tutto quello che può per sabotare la diplomazia ponendo condizioni estremamente difficili e inaccettabili già dall’inizio, ancora prima di un cessate il fuoco”, accusa il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che si dice però sicuro che l’America abbia la “forza sufficiente” per costringerlo alla pace.

“Servono iniziative forti”, conclude Zelensky, “una forte pressione deve essere applicata all’unico che vuole continuare questa guerra”.

Il G7 minaccia sanzioni alla Russia se non accetta la tregua

I membri del G7, intanto, “hanno discusso di imporre ulteriori costi alla Russia nel caso in cui tale cessate il fuoco non venga concordato, anche attraverso ulteriori sanzioni, limiti ai prezzi del petrolio, nonché ulteriore supporto all’Ucraina e altri mezzi. Ciò include l’uso di entrate straordinarie derivanti da beni sovrani russi immobilizzati”. Così recita la dichiarazione finale del G7 Esteri di Charlevoix.

È stato inoltre “ribadito il loro incrollabile sostegno all’Ucraina nella difesa della sua integrità territoriale e del suo diritto a esistere, nonché della sua libertà, sovranità e indipendenza”.

L’Ue: piano volontario di aiuti per armi a Kiev fino a 40 miliardi

In vista del Consiglio europeo della prossima settimana, poi, la responsabile della politica estera e sicurezza Kaja Kallas presenterà lunedì ai ministri degli Esteri la proposta di un aiuto militare a Kiev fino a 40 miliardi di euro. Rapidamente dovrebbero essere mobilitati 20 miliardi per munizioni (tra i quali i 2 milioni di proiettili entro la fine dell’anno), sistemi di difesa antiaerea e droni.