“Un’ondata d’acqua senza precedenti”. Così ieri il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha “spiegato” l’ennesima emergenza idrogeologica che ha colpito Firenze, Pisa e mezza Toscana. A spaventare il livello dell’Arno, che ieri pomeriggio a Firenze aveva raggiunto le arcate del Ponte Vecchio. Ieri Giani ha chiesto e ottenuto dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci la mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di protezione civile “per fronteggiare insieme le emergenze dovute all’eccezionale ondata di maltempo che stiamo registrando in queste ore”. Un’emergenza che potrebbe prolungarsi e coinvolgere altre regioni, visto che la Protezione civile ha emanato l’allerta rossa anche per oggi per Toscana ed Emilia Romagna e allerta gialla in Umbria e su parte di Lombardia, Veneto, Lazio, Marche e Molise.
La sindaca di Firenze, Funaro: “Una situazione eccezionale”
“La situazione è oggettivamente eccezionale”, ha detto ieri la sindaca di Firenze, Sara Funaro, confermando fino alle 14 di oggi la chiusura di scuole, parchi, giardini, mercati, cimiteri, biblioteche, impianti sportivi, musei. Funaro aveva anche invitato i cittadini a rimanere in casa “per lasciare le strade libere per i mezzi di soccorso”. Pesantemente colpiti dal maltempo sono stati anche Sesto Fiorentino (dove il sindaco aveva invitato i cittadini a salire sui piani alti delle case) per l’esondazione del torrente Rimaggio, Campi Bisenzio e Calenzano, dove 50 persone sono state evacuate.
In emergenza anche la Campania
Ma oltre all’emergenza maltempo, l’Italia deve fronteggiare anche quella sismica. Ieri il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante una diretta Facebook, ha chiesto ufficialmente al governo “la sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui, dei prestiti per le abitazioni e anche la sospensione dei contributi previdenziali per le aziende insediate nell’area e nei comuni interessati” dalla forte scossa di terremoto che ha colpito l’area dei Campi Flegrei tre giorni fa.
Annunciate nuove esercitazioni e montata una maxi-struttura a Bagnoli
Il governatore ha anche annunciato nuove esercitazioni “per rendere più chiaro ai cittadini le cose da fare”, in caso di nuove scosse, perché “qui bisogna fare di più”. “Attendiamo – ha spiegato – che le autorità tecnico scientifiche ci diano valutazione attendibili, serie e definitive sullo stato di allarme”. Intanto una maxi-struttura telonata è stata allestita dalla Protezione civile regionale all’interno dell’ex base Nato di Bagnoli. Si tratta di un’area di Attesa destinata alla sosta temporanea dei cittadini che, in caso di scosse o sciami sismici connessi al fenomeno bradisismico ai Campi Flegrei, volessero trascorrere alcune ore fuori dalle proprie abitazioni.
L’attacco di Bonelli: “Toscana e Campania smascherano l’ipocrisia del governo”
E contro i mancati interventi in Toscana e i ritardi in Campania, punta il dito il portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli: “Le drammatiche immagini che arrivano in queste ore dalla Toscana e dall’Emilia-Romagna, unite allo sciame sismico che sta colpendo i Campi Flegrei a Napoli, mettono a nudo l’ipocrisia della politica. Il territorio è abbandonato, la sicurezza dei cittadini non è una priorità e non esiste alcuna strategia di prevenzione e adattamento alla crisi climatica e contro il rischio idrogeologico”.
Per il deputato di Avs “Non ci sono risorse perché il governo sceglie di investire altrove e c’è chi ha espresso soddisfazione nell’ottenere la deroga al Patto di Stabilità per investire ancora di più nel riarmo. Questa miopia è criminale: ci ritroviamo a commentare tragedie annunciate ogni volta che eventi estremi si abbattono sul nostro Paese, lasciando l’Italia in uno stato di fragilità che mette a rischio diretto la vita dei cittadini”.
Le promesse non mantenute del governo
Da parte sua, il governo, per bocca del ministro Musumeci (che giovedì 20 riferirà alla Camera) ha dichiarato che “è chiaro che il Governo c’è ed è sul pezzo, forse come ami era accaduto nel passato, e abbiamo acceso i riflettori sui Campi Flegrei appena del settembre del 2023”. “A meno di un anno dal nostro insediamento e abbiamo già stanziato 615 milioni di euro per consolidare le infrastrutture pubbliche”, ha continuato, “Abbiamo già iniziato con le scuole, due cantieri aperti e altri otto si apriranno a giugno e entro l’anno avremo tutta la programmazione degli obiettivi da raggiungere. E poi abbiamo previsto 100 milioni di euro fino al 2029 per quei proprietari di immobili che volessero concorrere ad adeguare a norme antisismiche le loro case”.
Eppure il decreto ad hoc per i Campi Flegrei che il governo Meloni aveva varato nell’estate del 2024 è rimasto lettera morta. Per esempio non ha ancora stanziato i 35 milioni di euro promessi dal Mef per il controllo degli edifici. L’esecutivo ha però nominato un commissario straordinario, il cui mandato scadrà nel 2027, a testimonianza della mancanza di visione strategica e gestionale globale. E dell’emergenza permanente che si affronta quando è già in corso, piuttosto che investire in prevenzione.