Mentre il governo decide di rendere più difficili le indagini sulle violenze sessuali e sui reati del Codice Rosso, confinandoli tra quei crimini per i quali scatterà il limite dei 45 giorni per le intercettazioni, in Italia stupri e reati sentinella contro le donne continuano a crescere. Inesorabilmente. A dirlo è il report realizzato per la Giornata internazionale della donna dal Servizio Analisi Criminale e che ha analizzato il quinquennio 2019-24.
Meno femminicidi ma più stupri: nel 2024 cresciuti del 6% rispetto all’anno precedente
Secondo i dati nel 2024 sono state 113 le donne uccise (-6% rispetto al 2023), ma si sono registrati ben 6.587 casi di violenza sessuale (9 volte su 10 la vittima è una donna), con un aumento degli stupri del 6% solo nell’ultimo anno. Per il dossier, ad aumentare non sono solo gli stupri, ma anche gli altri reati “sentinella” cioè quei delitti “che, spesso già parte integrante della violenza di genere, possono costituire un campanello d’allarme del fenomeno”.
Tra questi rientrano gli atti persecutori e i maltrattamenti contro familiari e conviventi. Questi ultimi, insieme alle violenze sessuali, aumentati del 35% circa tra il 2019 e il 2024. Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Liguria sono le regioni con la più elevata incidenza dei reati commessi, mentre Basilicata, Calabria e Campania evidenziano i valori più bassi.
Mai così tanto stalking: 20.289 i casi denunciati
Per quanto riguarda lo “stalking”, nel 2024 si registrano i valori massimi dal 2019, sia per i delitti commessi che per le segnalazioni a carico dei presunti autori, con un aumento rispetto al 2023 del 4% per i primi, 20.289 in totale, e del 12% per le seconde. Le vittime donne sono circa il 75%.
Un trend in costante incremento si rileva anche per i maltrattamenti contro familiari e conviventi: nel 2024 i valori più alti dal 2019 sia per i delitti commessi (+11% rispetto al 2023) che per gli esiti dell’azione di contrasto (+17% rispetto al 2023). L’incidenza delle vittime di genere femminile è dell’81% sia nel 2023 che nel 2024.
Il report, inoltre, ha analizzato le misure introdotte per il rafforzamento degli strumenti di protezione preventiva come gli ammonimenti del questore e gli allontanamenti dalla casa familiare che sono in aumento rispetto al 2023: i primi sono quasi raddoppiati (+94%), i secondi più che triplicati (+224%).