Trump sfida la Ue: “Vinceremo la battaglia commerciale con Bruxelles”

Trump reagisce ai dazi Ue e rilancia la sfida: "Vinceremo la battaglia commerciale con Bruxelles”. Intanto il Canada vara nuovi contro-dazi contro gli Usa

Trump sfida la Ue: “Vinceremo la battaglia commerciale con Bruxelles”

“Non ci faremo più maltrattare sul commercio”. La risposta di Donald Trump ai dazi decidi da Bruxelles è arrivata ieri pomeriggio, mentre riceveva alla Casa Bianca per il Saint Patrick’s Day il premier irlandese Micheál Martin. “L’Unione Europea è stata molto dura. Non la sto criticando. Ma metta da parte la cattiva volontà”, ha avvisato Trump, che si è anche detto convinto che gli Stati Uniti “vinceranno la battaglia commerciale con Bruxelles”. La Ue “è sconnessa dalla realtà, la sua azione punitiva ignora completamente gli imperativi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti e, di fatto, la sicurezza internazionale”, gli ha fatto subito eco l’inviato per il commercio Usa Jamieson Greer.

Mano pesante di Ottawa: contro-dazi su pc, attrezzature sportive e prodotti in ghisa

Intanto il Canada, presidente di turno del G7, ha risposto alla stretta decisa da The Donald: il ministro delle finanze Dominic LeBlanc ha infatti imposto da oggi contro-dazi del 25% su prodotti in acciaio e alluminio Usa, per un valore rispettivamente di 12,6 e 3 miliardi di dollari, nonché su ulteriori beni importati per un valore di 14,2 miliardi di dollari, tra cui computer, attrezzature sportive e prodotti in ghisa.

Il premier canadese in pectore Mark Carney si è detto pronto a sedersi con Trump “al momento opportuno”, ma “in una posizione in cui ci sia rispetto per la sovranità canadese”. A loro volta gli Usa hanno irrigidito le regole di soggiorno per i viaggiatori dal Canada, con obbligo per chi resta più di 30 giorni di registrarsi presso le autorità americane e fornire le proprie impronte digitali. Ma il turismo canadese è già crollato del 20% per effetto dell’ostile politica di Trump.

La Cina invece si è limitata ad avvertire che “prenderà tutte le misure necessarie a tutela dei suoi interessi e diritti legittimi”, rispondendo in modo risoluto”, mentre Messico e Brasile per ora non intendono reagire ai dazi americani.