Corea del Sud, il tribunale di Seul accoglie il ricorso del presidente sospeso Yoon e ne ordina la scarcerazione

Corea del Sud, il tribunale di Seul accoglie il ricorso del presidente sospeso Yoon e ne ordina la scarcerazione

Corea del Sud, il tribunale di Seul accoglie il ricorso del presidente sospeso Yoon e ne ordina la scarcerazione

Colpo di scena in Corea del Sud, dove un tribunale distrettuale di Seul ha accolto il ricorso del presidente sospeso Yoon Suk-yeol, ordinandone l’immediata scarcerazione. Il leader del Paese, tuttora sottoposto a procedura d’impeachment e il cui gradimento popolare è ai minimi storici, era stato arrestato per aver imposto la legge marziale lo scorso 3 dicembre. A darne notizia è l’agenzia di stampa Yonhap.

Yoon è detenuto in un centro di detenzione a Uiwang, a sud di Seul, dal 15 gennaio, quando gli investigatori lo hanno arrestato con l’accusa di aver incitato un’insurrezione con la sua dichiarazione di legge marziale. Il Tribunale distrettuale centrale di Seul ha dichiarato di aver approvato, lo scorso febbraio, la richiesta di Yoon di annullare il suo arresto e di rilasciarlo a causa di un vizio formale nella procedura.

Corea del Sud, il tribunale di Seul accoglie il ricorso del presidente sospeso Yoon e ne ordina la scarcerazione

Ma non è tutto. Il tribunale ha anche messo in dubbio la legittimità di un’indagine condotta dalla Procura per la corruzione degli alti funzionari della Corea del Sud sulla presunta insurrezione, ritenendola al di fuori delle sue competenze.

Secondo i legali di Yoon, nonostante l’ordine di scarcerazione, il presidente sarebbe ancora detenuto. La Procura potrebbe presentare ricorso e, per legge, Yoon può restare in custodia fino alla scadenza dei termini per l’eventuale impugnazione. Il rilascio, comunque, non fermerebbe il processo penale a suo carico. Parallelamente, prosegue la procedura di destituzione: la Corte costituzionale dovrà decidere se confermare o annullare l’impeachment votato dall’Assemblea nazionale.