La Bce taglia di nuovo i tassi di 25 punti base, esattamente come previsto. Ma ora una pausa alla sforbiciata al costo del denaro non è da escludere. La Banca centrale europea ha quindi portato il tasso sui depositi al 2,50%, quello sulle operazioni di rifinanziamento al 2,65% e quello sui prestiti marginali al 2,90%. Una decisione presa senza opposizioni e con una sola astensione, da parte del governatore austriaco. E una mossa che comporterà anche una riduzione delle rate dei mutui per le famiglie italiane.
La politica monetaria “sta diventando meno restrittiva in modo significativo”, spiega il comunicato finale. Ma ora una pausa non va esclusa, come fa capire anche la presidente Christine Lagarde, che ribadisce che le decisioni verranno prese “riunione dopo riunione”. Se servirà una pausa, insomma, ci sarà, è il messaggio. L’inflazione resta comunque elevata e la proiezione di marzo parla di un dato medio del 2,3% per il 2025, con l’obiettivo del 2% raggiunto solamente nel 2026. Resta poi il timore dei dazi che potrebbe incidere su una crescita prevista allo 0,9% quest’anno, in calo di due decimi di punto rispetto alle ultime previsioni. Pesa anche la debolezza dell’export e degli investimenti. In ogni caso il rialzo delle retribuzioni e i tassi dei prestiti più bassi dovrebbero sostenere l’attività economica.
La Bce taglia i tassi, cosa succede ai mutui
Il nuovo taglio dei tassi porterà a una riduzione dei mutui per le famiglie, con un impatto ritenuto significativo sulle rate, secondo l’analisi realizzata dall’Ufficio analisi e ricerche di Fabi. I risparmi variano sulla base dell’importo finanziato e della durata del prestito, ma si può arrivare a più di 200 euro al mese.
Il tasso fisso medio, spiega il sindacato, potrebbe arrivare a breve attorno al 2,65%, ben al di sotto del 4% praticato fino a circa un anno fa. Il risparmio sulle rate andrà da 37 a 182 euro su un mutuo decennale, mentre su uno trentennale l’impatto supera i 200 euro mensili. Prendendo per esempio un mutuo da 100mila euro a 20 anni, la rata si riduce di 76 euro al mese. Considerando lo stesso importo a 30 anni, invece, il risparmio raggiungerà gli 81 euro. Per un finanziamento a 30 anni di 250mila euro, invece, si spenderanno 203 euro in meno, pari a più di 2.400 euro risparmiati in un anno.