Washington, 5 mar. (askanews) – Un discorso lunghissimo, un’ora e 39 minuti, il più lungo dei discorsi sullo Stato dell’Unione di un presidente degli Usa, quasi uno show tv. Donald Trump, al suo secondo mandato, ha ribadito su tutti i fronti la sua linea politica di fronte al Congresso riunito, rivendicando quelli che ha definito i suoi successi già in pochi giorni di governo e affermando che “l’età dell’oro dell’America è appena cominciata” e “che il sogno americano è inarrestabile”.Dall’Ucraina, dopo la lite in diretta con Volodymyr Zelensky nello Studio ovale, Trump ha detto di aver ricevuto una lettera dal presidente ucraino che si è detto pronto a firmare un accordo sui minerali: “Apprezzo che abbia inviato questa lettera. L’ho ricevuta poco fa. Contemporaneamente, abbiamo avuto serie discussioni con la Russia e abbiamo ricevuto forti segnali di disponibilità alla pace. Non sarebbe bello? Non sarebbe bellissimo?”.Ai dazi, con quelli già imposti a Messico, Canada e Cina e l’intenzione di proseguire su questa linea con tariffe “reciproche” che corrispondono a quelle di altri paesi: “I dazi servono a rendere l’America di nuovo ricca e a rendere l’America di nuovo grande e questo sta accadendo e accadrà piuttosto rapidamente. Creerà un po’ di disturbo, ma a noi va bene così. Non sarà molto”.Trump ha messo in evidenza quello che ha fatto per ritirare gli Stati Uniti da numerosi accordi internazionali, come l’Accordo di Parigi sul clima, e l’Oms. Ha ribadito di voler prendere il controllo della Groenlandia e di voler riprendersi il Canale di Panama; ha promesso un’aspra guerra ai cartelli della droga messicani e si è vantato dei numerosi ordini esecutivi firmati, tra cui il divieto per le donne transgender di partecipare a sport femminili, scagliandosi contro quelle che ha definito le “ideologie tossiche nelle scuole”, e ha sostenuto di aver sconfitto l’ideologia “woke”.”La nostra nazione – ha detto – non sarà più woke”.Contestato più volte durante il suo discorso dai democratici, dentro con cartelli come “Falso” e fuori il Congresso, con scritte come “Rifiutiamo un’America fascista”, Trump non ha risparmiato il tema immigrazione, spiegando di voler “eliminare ogni minaccia” per proteggere il Paese e ha annunciato di aver già firmato “un ordine esecutivo che impone la pena di morte obbligatoria per chiunque uccida un agente di polizia”.
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