Il pugno duro degli Usa spinge l’Ucraina a trattare

Washington sospende gli aiuti a Kiev. E il leader ucraino si dice disponibile a firmare l’accordo sulle Terre Rare

Il pugno duro degli Usa spinge l’Ucraina a trattare

La decisione degli Stati Uniti di Donald Trump di sospendere tutti gli attuali aiuti militari all’Ucraina induce Volodymyr Zelensky a più miti consigli.

L’Ucraina ha un margine di sicurezza di circa sei mesi dopo lo stop di Trump e sono in corso lavori per trovare alternative per l’approvvigionamento di armi di importanza critica, afferma il deputato ucraino Fedor Venislavsky in mattinata.

Ma, nonostante il sostegno dell’Ue che si dice incrollabile verso Kiev, Zelensky sa bene che non sarà semplice trovare un’alternativa agli Usa. Ed ecco nel pomeriggio il cambio di rotta.

Zelensky apre alle condizioni di Trump, pure sulle Terre rare

“Il nostro incontro alla Casa Bianca non è andato come avrebbe dovuto. È deplorevole che sia andata in questo modo. È tempo di sistemare le cose. Vorremmo che la cooperazione e la comunicazione future fossero costruttive”, ha spiegato sul suo profilo X. Aggiungendo: “Il mio team ed io siamo pronti a lavorare sotto la forte leadership del presidente Trump per ottenere una pace duratura”.

E ancora: “Siamo pronti a lavorare rapidamente per porre fine alla guerra e le prime fasi potrebbero essere il rilascio dei prigionieri e la tregua nel cielo (divieto di lancio di missili, droni a lungo raggio, bombe sulle reti energetiche e altre infrastrutture civili) e la tregua in mare immediatamente, se la Russia farà lo stesso. Quindi vogliamo procedere molto rapidamente in tutte le fasi successive e lavorare con gli Stati Uniti per concordare un solido accordo finale”.

Zelensky si dice pure pronto a firmare subito l’accordo sulle terre rare. “Per quanto riguarda l’accordo su minerali e sicurezza, l’Ucraina è pronta a firmarlo in qualsiasi momento e in qualsiasi formato opportuno. Consideriamo questo accordo come un passo verso una maggiore sicurezza e solide garanzie di sicurezza, e spero davvero che funzionerà in modo efficace”.

Mosca plaude allo stop di Trump sugli aiuti militari a Kiev

Mosca ovviamente aveva applaudito allo stop di Trump. La sospensione delle forniture di armi dagli Stati Uniti all’Ucraina “potrebbe davvero spingere il regime di Kiev verso il processo di pace”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Interfax.

Il portavoce ha aggiunto che “non possono che essere accolte con favore” le dichiarazioni del presidente Usa di voler portare la pace. “Riceviamo alcune informazioni – ha sottolineato Peskov – sulle azioni proposte in questa direzione. Anche questo non può che essere accolto con favore. Continueremo a osservare come questa situazione si sviluppa nella realtà”.