Passano i mesi, ma in Estremo Oriente la tensione continua a salire, avvicinandosi sempre più al punto di non ritorno. Proprio nelle ultime ore, infatti, il leader della Corea del Nord, Kim Jong Un, ha supervisionato un test di un “missile da crociera strategico”, volto a dimostrare la “prontezza” dell’esercito nel lanciare un attacco nucleare. Il Rodong Sinmun, il giornale ufficiale del Comitato centrale, ha riferito che sono stati lanciati due missili da crociera, ciascuno dei quali ha seguito rotte ellittiche, coprendo circa 986 miglia (1.587 km) in 132 minuti.
Queste operazioni militari sono state effettuate “per informare gli avversari, che stanno minacciando gravemente l’ambiente di sicurezza della RPDC e aumentando le tensioni, sulle capacità di ritorsione dell’Esercito popolare coreano in qualsiasi spazio e sulla prontezza dei suoi vari mezzi operativi nucleari”, ha affermato il rapporto. Il test ha anche contribuito ad “addestrare le unità di missili da crociera strategici per diventare competenti in missioni di fuoco inaspettate”.
Corea del Nord, Kim Jong Un spaventa l’Estremo Oriente: testati due nuovi super missili da crociera
A confermare l’esercitazione militare sono state le forze armate della Corea del Sud, che hanno riferito di aver rilevato il lancio di più missili da crociera verso il Mar Giallo. Le forze armate di Seoul, insieme agli esperti militari degli Stati Uniti, hanno dichiarato che sono in corso analisi approfondite sui lanci.
“Le nostre forze armate stanno monitorando da vicino le varie attività della Corea del Nord, mantenendo una ferma postura difensiva congiunta tra Corea del Sud e Stati Uniti, affinché il Nord non interpreti erroneamente l’attuale situazione di sicurezza”, ha dichiarato lo Stato maggiore all’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap.