Il cambiamento climatico è una piaga che toglie il sonno agli italiani: il 58,1% esprime timori per l’ambiente. A confermarlo è l’ultima rilevazione dell’Istat, secondo cui il 58,1% della popolazione si dichiara preoccupato per i cambiamenti climatici, un dato stabile rispetto al 2023. Circa quattro italiani su dieci esprimono timori riguardo allo smaltimento dei rifiuti e all’inquinamento delle acque.
Nel 2024, la metà dei cittadini si dice preoccupata per la qualità dell’aria, una percentuale in aumento rispetto al 2023. Cresce anche la quota di chi teme il dissesto idrogeologico, che riguarda ora il 28,5% della popolazione, rispetto al 26,5% dell’anno precedente. Tuttavia, solo una persona su dieci inserisce tra le principali problematiche ambientali l’inquinamento acustico, quello elettromagnetico e il deterioramento del paesaggio.
Il cambiamento climatico è una piaga che toglie il sonno agli italiani: il 58,1% della popolazione è preoccupata per i disastri causati dal clima impazzito
Gli italiani si dimostrano attenti alla conservazione delle risorse naturali. Nel 2024, la percentuale di chi fa abitualmente attenzione a non sprecare energia è del 71,4%, in lieve calo rispetto al 2023. Si riduce leggermente anche la quota di coloro che evitano sprechi d’acqua: 68,8% contro il 69,8% dell’anno precedente.
Le abitudini di consumo variano a livello geografico. Nel Mezzogiorno, il 29,9% della popolazione è più propenso ad acquistare prodotti a chilometro zero. Al Nord, invece, si evita maggiormente la guida rumorosa per ridurre l’inquinamento acustico (51,3%) e si utilizzano più spesso mezzi di trasporto alternativi (20,2%).