La tregua a Gaza regge: domani Hamas libererà altri sei ostaggi. Ma è ancora scontro con Netanyahu per la riconsegna show dei quattro cadaveri di giovedì

La tregua a Gaza regge: domani Hamas libererà altri sei ostaggi. Ma è scontro con Netanyahu per la riconsegna show dei 4 cadaveri di giovedì

La tregua a Gaza regge: domani Hamas libererà altri sei ostaggi. Ma è ancora scontro con Netanyahu per la riconsegna show dei quattro cadaveri di giovedì

Malgrado le accuse reciproche tra Benjamin Netanyahu e Hamas e il macabro show della riconsegna delle salme di quattro ostaggi, la tregua a Gaza, seppur a fatica, regge. Come previsto dagli accordi, il gruppo terroristico palestinese ha confermato che nella giornata odierna saranno liberati altri sei ostaggi israeliani: Eliya Cohen, Omer Shem-Tov, Omer Wenkert, Tal Shoam, Avera Mengistu e Hisham al-Said.

Tuttavia, queste liberazioni non placano le polemiche legate all’orribile spettacolo con cui, giovedì, il movimento palestinese ha restituito le salme di quattro ostaggi defunti, tra cui i gemellini Bibas. Un gesto che ha sollevato ulteriori interrogativi sulla reale volontà di Hamas di proseguire la tregua con Israele, soprattutto perché tra i corpi riconsegnati non figura quello di Shiri Bibas, la madre dei due bambini morti, contrariamente a quanto affermato dal gruppo.

A certificarlo è stato l’esame autoptico condotto dall’Abu Kabir Forensic Institute, che ha confermato l’assenza della salma di Shiri tra le quattro restituite e l’impossibilità di identificare uno dei corpi.

La tregua a Gaza regge: domani Hamas libererà altri sei ostaggi. Ma è ancora scontro con Netanyahu per la riconsegna show dei quattro cadaveri di giovedì

La notizia ha scatenato l’ira del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha accusato Hamas di aver “violato la tregua” non restituendo la salma della donna e ha promesso che Tel Aviv agirà “con determinazione” per riportarla a casa. Accuse più che comprensibili, a cui Hamas ha cercato di rispondere con una giustificazione che appare contraddittoria.

Un responsabile del gruppo palestinese, Ismail al-Thawabteh, ha inizialmente dichiarato che i resti della donna sarebbero stati mescolati con altri corpi tra le macerie causate da un raid aereo israeliano, rendendone impossibile l’identificazione. Tuttavia, dopo poche ore, ha corretto il tiro, sostenendo che la mancata restituzione della salma di Shiri potrebbe essere dovuta a uno scambio involontario di corpi.