Le Lettere

La nuova Yalta

L’Europa sarà tenuta fuori dal negoziato per l’Ucraina. Ma perché? E non reagirà? Com’è possibile?
Wanda Massi
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Gentile lettrice, l’Europa non farà niente. Cito un articolo di Euractive, che è il sito informativo dell’Ue, intitolato “Umiliazione dell’Europa”. Vi si legge: “L’Ucraina sarà gettata nel fiume e l’Europa rimarrà sulla riva a guardare. Si è tentati di dire che l’Ue dovrebbe pensare alle opzioni a sua disposizione. Ma il fatto è che non ha opzioni. E tutti, a partire da Trump e la sua cricca, lo sanno”. Aggiungo che non è un male. L’Ue vuole partecipare al negoziato per boicottarlo. Il Segretario alla Difesa Usa Pete Hegseth, parlando ai ministri della Nato, l’altro ieri ha detto: “Non si pensi che lo Zio Sam sia lo Zio Fesso”. Più chiaro di così si muore. Euractive scrive: “Mai come ora l’Europa era stata portata al guinzaglio come un’apprezzata prostituta”. Del resto, il negoziato Trump-Putin si presume non sarà solo sull’Ucraina, ma riguarderà, nei suoi capitoli segreti, molti temi geopolitici, tra cui le zone d’influenza, il prezzo del petrolio, il dollaro e i rapporti con Cina e Brics. Per esempio è plausibile che Putin si impegni a non spingere sui Brics per creare una valuta alternativa al dollaro. In cambio forse Trump alleggerirà le pressioni su Pechino, e Putin sarà l’arbitro degli equilibri tra Usa e Cina. In sintesi il negoziato sarà forse un nuovo patto di Yalta e ridisegnerà il mondo. A Yalta qualcuno disse: “Invitiamo il Papa”. Stalin rispose: “Quante divisioni ha il Papa?” Oggi Trump, a chi volesse invitare l’Ue, risponderebbe: “Quanta credibilità è rimasta all’Europa?”

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