Il Festival di Sanremo 2025 si prepara a confermarsi come uno degli eventi più seguiti in Italia, non solo per l’interesse musicale, ma anche per l’impatto economico significativo che genera. Con il passaggio di testimone da Amadeus a Carlo Conti, la kermesse continua a essere un pilastro degli investimenti pubblicitari della Rai, che quest’anno ha già registrato un record nella raccolta degli sponsor. Ma quanto costa organizzare Sanremo e quanto incassa realmente la TV di Stato?
Sanremo 2025: un nuovo record per la Rai
Nel 2024, l’ultima edizione diretta da Amadeus aveva portato nelle casse della Rai oltre 60 milioni di euro in pubblicità. Per Sanremo 2025, il record è stato superato, con entrate pubblicitarie e sponsor che hanno toccato quota 67 milioni di euro, un incremento significativo rispetto all’anno precedente. Un risultato che conferma la centralità dell’evento nel palinsesto di Viale Mazzini, soprattutto in un periodo di difficoltà per la TV di Stato, segnata da un calo di ascolti e diversi flop televisivi.
Secondo Marcello Ciannamea, direttore dell’Intrattenimento Prime Time della Rai, il Festival di Sanremo si autofinanzia completamente, senza gravare sul canone. Le entrate pubblicitarie superano ampiamente le spese di produzione, garantendo un margine positivo per l’azienda.
Quanto costa organizzare il Festival di Sanremo?
Il costo stimato per l’organizzazione del Festival di Sanremo 2025 è di circa 20 milioni di euro, due in più rispetto ai 18 milioni dell’ultima edizione curata da Amadeus. Questa cifra include diverse voci di spesa:
- Diritti per l’utilizzo del marchio Festival della Canzone Italiana
- Affitto del Teatro Ariston, che ammonta a circa 1,6 milioni di euro, versati dal Comune di Sanremo alla Rai
- Cachet del conduttore, stimato in 500 mila euro per Carlo Conti
- Compensi per co-conduttori e ospiti, che variano dai 20 mila ai 100 mila euro per serata
- Costi tecnici e logistici per la produzione dello spettacolo
Nonostante la cifra elevata, i ricavi pubblicitari e l’indotto economico garantiscono alla Rai un margine di guadagno significativo.
Spot pubblicitari e incassi da record
Uno dei principali motori economici di Sanremo è la pubblicità. Nel 2025, il costo degli spot trasmessi durante il Festival è aumentato del 7%, contribuendo alla crescita del fatturato. Oltre agli spot televisivi, il Festival genera introiti anche attraverso:
- Collaborazioni con sponsor e aziende
- Iniziative come “Tra Palco e Città”, che ampliano la portata dell’evento oltre il Teatro Ariston
- Entrate derivate dalle piattaforme digitali come RaiPlay e YouTube
Il prezzo dei biglietti: aumenti del 19%
Anche i biglietti per assistere dal vivo al Festival di Sanremo 2025 hanno subito un incremento. I prezzi per le serate variano:
- 110 euro per la galleria e 200 euro per la platea (dalla prima alla quarta serata)
- 360 euro per la galleria e 730 euro per la platea nella serata finale
In media, ogni spettatore presente all’Ariston spende circa 500 euro al giorno, considerando anche trasporti, alloggio e ristorazione
L’impatto economico del Festival di Sanremo 2025
Al di là del guadagno diretto per la Rai, il Festival di Sanremo genera un impatto economico importante per la Liguria e l’intero paese. Secondo uno studio di EY, il valore complessivo della manifestazione è stimato in 245,1 milioni di euro, con una crescita rispetto ai 205 milioni del 2024. Gli effetti economici si suddividono in:
- 47,9 milioni di euro tra investimenti diretti e indotto;
- 172 milioni di euro generati dall’attività pubblicitaria e dagli sponsor;
- Creazione di circa 1.459 posti di lavoro.
Sanremo, quindi, non è solo musica e spettacolo, ma un vero e proprio volano economico per la Rai e per il territorio. Con incassi record e un impatto positivo su diversi settori, il Festival continua a dimostrarsi un evento imprescindibile per l’industria culturale italiana.