Dopo il Canale di Panama, la Groenlandia e il Canada, pure Gaza. Trump insiste: “Acquisteremo e possederemo la Striscia”

Trump insiste: "Acquisteremo e possederemo la Striscia". Dopo il Canale di Panama e il Canada, il tycoon vuole pure Gaza.

Dopo il Canale di Panama, la Groenlandia e il Canada, pure Gaza. Trump insiste: “Acquisteremo e possederemo la Striscia”

Dopo il Canale di Panama, la Groenlandia e il Canada, pure Gaza. Il presidente americano Donald Trump è sempre più senza freni e questa notte ha ribadito l’intenzione di prendere il controllo della Striscia di Gaza al termine della guerra.

“Sono impegnato ad acquistare e a possedere Gaza. Per quanto riguarda la ricostruzione, potremmo darla ad altri stati del Medio Oriente per costruirne delle sezioni. Altre persone potrebbero farlo sotto i nostri auspici. Ma ci impegniamo a possederla, prenderla e assicurarci che Hamas non torni”. Parlando alla stampa a bordo dell’Air Force One che lo portava a New Orleans per il Super Bowl, Trump ha aggiunto che “non c’è niente in cui tornare a vivere. Il posto è un cantiere di demolizione. Tutto verrà demolito. Non si può vivere in quegli edifici adesso. Ne faremo un buon sito per un futuro sviluppo da parte di… qualcuno”.

“Sarà meraviglioso – ha ribadito – le persone potranno venire da tutto il mondo e vivere lì. Ci prenderemo cura dei palestinesi e ci assicureremo… che non vengano assassinati. Hamas è stato un disastro”.

Dopo il Canale di Panama, la Groenlandia e il Canada, pure Gaza. Trump insiste: “Acquisteremo e possederemo la Striscia”

Il presidente americano ha quindi detto che incontrerà “tutti” i leader arabi, tra cui il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, oltre al re di Giordania Abdullah, atteso domani alla Casa Bianca.

“È un grosso errore permettere ai palestinesi o alle persone che vivono a Gaza di tornarci ancora una volta. Non vogliamo che Hamas torni, pensatela come un grande sito immobiliare”, ha rimarcato Trump, secondo cui “l’unica ragione per cui stanno parlando di tornare a Gaza è perché non hanno un’alternativa”. Quando ne avranno una, non vorranno più tornare”.