La locomotiva d’Europa si è definitivamente inceppata. Da mesi, la Germania sta attraversando una vera e propria crisi economica, con dati così disastrosi che, per trovare un confronto simile, bisogna tornare indietro al lockdown del 2020, imposto per contrastare l’emergenza Covid-19. A scattare questa devastante fotografia del Paese è l’istituto di statistica federale tedesco Destatis, che monitora l’andamento dell’industria.
Dati alla mano, a dicembre la produzione industriale è scesa del 2,4% su base mensile, un calo ben oltre le aspettative. Un dato preoccupante, soprattutto perché, secondo le stime provvisorie di Destatis, arriva dopo che a novembre la Germania aveva provato a interrompere la sua lunga striscia negativa, registrando un +1,3% che faceva sperare in una ripresa.
La locomotiva d’Europa si è definitivamente inceppata: a dicembre la produzione industriale della Germania crolla del 2,4%
E invece, niente. Con questa nuova battuta d’arresto, il Paese ha toccato il livello più basso da maggio 2020. Su base annua, il calo è del 3,1%. L’andamento negativo della produzione nel mese di dicembre è attribuibile principalmente alla flessione dell’industria automobilistica (-10% rispetto al mese precedente). Il 2024, nel complesso, si è chiuso con un crollo della produzione del 4,5%. Il tutto, a poche settimane dalle elezioni anticipate, rischia di alimentare il dibattito sulle politiche “green” e sulla transizione forzata verso tecnologie come l’auto elettrica, spinte dall’Unione Europea e da vari partiti tedeschi.
Nel frattempo, anche la situazione delle esportazioni appare gravemente compromessa. La prima economia dell’UE ha chiuso il 2024 con un calo complessivo dell’1,3% delle esportazioni, scese a 1.555,4 miliardi di euro, e una flessione ancora più marcata delle importazioni, diminuite del 3% a 1.316,3 miliardi. Di conseguenza, l’avanzo commerciale è salito a 239,1 miliardi, rispetto ai 217,7 miliardi del 2023.
Per dicembre, Destatis ha invece riportato un miglioramento del quadro, con un aumento delle esportazioni del 2,9% rispetto al mese precedente, per un totale di 131,7 miliardi di euro, con un incremento del 3,4% su base annua. Le importazioni sono cresciute del 2,1% rispetto a novembre, attestandosi a 111,1 miliardi di euro, con un rialzo del 4,5% su base annua. Dicembre si è quindi chiuso con un avanzo commerciale di 20,7 miliardi di euro.