M5s e Si portano il caso Almasri all’Europarlamento. Pedullà: “Parleremo anche di Netanyahu, che deve essere arrestato”

La vicenda della liberazione di Almasri approda a Strasburgo. Movimento e Sinistra Italiana promettono battaglia. I dem: "Dobbiamo tutelare la Cpi"

M5s e Si portano il caso Almasri all’Europarlamento. Pedullà: “Parleremo anche di Netanyahu, che deve essere arrestato”

L’Europarlamento discuterà del caso Almastri. Anche se non direttamente. L’assemblea in forma plenaria ha infatti calendarizzato per martedì 11 febbraio a Strasburgo un dibattito sulla “Protezione del sistema di giustizia internazionale e le sue istituzioni, in particolare la Corte penale internazionale e la Corte internazionale di giustizia”. Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana – riuniti nel gruppo Left – hanno già annunciato che sfrutteranno il dibattito per sollevare davanti alla plenaria la questione del ricercato dalla Corte dell’Aja, rimpatriato dall’Italia a bordo di un aereo di Stato.

M5s e Si volevano discutere del generale, ma le altre forze hanno detto no

Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana avevano in origine chiesto di avere un dibattito, accompagnato dalla dichiarazione della Commissione Ue, sul “mancato rispetto di un mandato di arresto della Corte penale internazionale: il rilascio e la scorta in Libia di Osama Elmasry Njeem”. Ma, durante i negoziati tra i gruppi politici del Parlamento europeo, si imposta una versione più “light”, senza cioè un esplicito riferimento al generale libico nel titolo.

Un dettaglio che però non scoraggia le opposizioni italiane. “Il caso Almasri approda anche al Parlamento europeo. Pur senza citarlo direttamente è stata approvata la nostra richiesta, proveniente dal gruppo The Left, di un dibattito sulla protezione del diritto internazionale e delle prerogative della Corte penale internazionale”, spiegano in una nota congiunta gli eurodeputati del M5S, Danilo Della Valle e Gaetano Pedullà.

Non solo Almasri, anche Netanyahu deve essere arrestato

“Il governo Meloni sta provando a scaricare tutte le colpe della scarcerazione del boia libico alla Cpi, quando invece ne ha deliberatamente ignorato le richieste. Il dibattito è previsto martedì sera e noi porteremo in aula anche il caso Netanyahu, il cui mandato di cattura internazionale va eseguito senza tentennamenti dagli Stati che hanno sottoscritto lo Statuto di Roma e che quindi sono obbligati a eseguirne le decisioni”, concludono.

Per i dem “la Corte penale internazionale è sotto attacco”

“Al dibattito sulla Corte Penale Internazionale chiederemo ancora una volta chiarimenti sul caso Almasri”, aggiunge l’europarlamentare dem Annalisa Corrado, “il Governo deve una spiegazione non solo al Paese, ma all’Europa intera”. “Il rispetto del diritto internazionale non è un optional, e la messa sotto indagine dell’operato del Governo da parte della Cpi, per violazione dello Statuto di Roma, lo conferma”, aggiunge Corrado, “La Corte Penale Internazionale fa un lavoro preziosissimo, oggi sotto attacco da più fronti. È nostro dovere proteggerlo da chi tenta di screditarlo al solo scopo di sottrarsi alle proprie responsabilità”.