Salvini archivia definitivamente il concordato e punta tutto sulla rottamazione

Salvini accantona definitivamente il concordato preventivo e punta tutto su una nuova rottamazione delle cartelle.

Salvini archivia definitivamente il concordato e punta tutto sulla rottamazione

Mentre Fratelli d’Italia rilancia il taglio dell’Irpef per il ceto medio e, anzi, prova ad accelerare puntando a chiudere entro Pasqua, la Lega torna all’assalto sulla rottamazione. E lo fa con Matteo Salvini: il vicepresidente del Consiglio archivia definitivamente il concordato preventivo, ammettendo di fatto che è stato un fallimento, e chiede di aprire una nuova rottamazione delle cartelle. Per il Carroccio, spiega Salvini, è questa la priorità, anche perché il concordato “non è stato risolutivo”. Una bocciatura della misura cara a Fdi.

Salvini e la Lega rilanciano la rottamazione delle cartelle

La proposta leghista consiste in una rottamazione decennale in 120 rate. Il tentativo di inserirla nel Milleproroghe è fallito, anche se è rimasto un emendamento per il pagamento in 18 rate. Ora il Carroccio punta su una proposta di legge: alla Camera è stata assegnata alla commissione Finanze quella di Alberto Gusmeroli, mentre al Senato ne sta arrivando una a prima firma Romeo. Con la Lega, su questo fronte, si schiera anche Forza Italia, che punta a una nuova rottamazione delle cartelle per gli anni dal 2020 al 2024. Come spiega il portavoce azzurro, Raffaele Nevi, a dicembre è stata depositata dai forizsti una proposta di legge alla Camera che ora “ha ottenuto il definitivo nulla osta degli uffici”. E adesso Lega e Fi sperano che la mezza apertura del viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, diventi qualcosa di più concreto.