Guerra in Ucraina, l’ex ministro Kuleba avvisa Trump di non fidarsi di Putin: “Detta precondizioni impossibili per continuare il conflitto”

Guerra in Ucraina, l'ex ministro Kuleba avvisa Trump di non fidarsi di Putin: "Detta precondizioni impossibili per continuare il conflitto"

Guerra in Ucraina, l’ex ministro Kuleba avvisa Trump di non fidarsi di Putin: “Detta precondizioni impossibili per continuare il conflitto”

Più si fanno insistenti le voci sui preparativi per riallacciare il dialogo tra USA e Russia per mettere fine alla guerra in Ucraina, più cresce il malcontento dell’amministrazione di Volodymyr Zelensky. A tornare sull’argomento è stato l’ex ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, che in un’intervista a Repubblica ha avvertito Donald Trump di non cedere alla precondizione imposta da Vladimir Putin: per sedersi al tavolo delle trattative sulla fine delle ostilità, il leader russo pretende il ritorno alle urne in Ucraina.

“I candidati filorussi non hanno alcuna possibilità di vincere nelle elezioni ucraine, quindi la Russia sarà scontenta comunque. A Putin non piace Zelensky, ma se Trump crede che uno Zelensky rieletto o un altro presidente ucraino rinuncerà facilmente ai territori ucraini o assecondare altre delle sue aspirazioni, beh, sta commettendo un errore”, ha spiegato Kuleba.

L’ex ministro ha poi sostenuto che lo zar starebbe soltanto bluffando, aggiungendo: “Non ci sarà alcuna tregua finché Putin crederà di poter vincere la guerra, ed è ciò che pensa ora. La pace sarà raggiunta solo quando Putin accetterà l’indipendenza dell’Ucraina”.

Guerra in Ucraina, l’ex ministro Kuleba avvisa Trump di non fidarsi di Putin: “Detta precondizioni impossibili per continuare il conflitto”

Il problema è che la situazione al fronte peggiora, mentre il tycoon americano sembra pensare più al proprio tornaconto che alla difesa dell’Ucraina. Infatti, nelle ultime ore è emerso che le spedizioni di armi dagli Stati Uniti all’Ucraina sono state brevemente sospese nei giorni scorsi, per poi riprendere soltanto nel fine settimana.

A lanciare l’indiscrezione è stata Reuters, citando quattro funzionari ben informati sulla questione. Secondo le fonti, lo stop sarebbe stato causato da una spaccatura all’interno dell’amministrazione americana.

Ma in queste ore è emersa anche un’ulteriore indiscrezione: la ripresa delle consegne sarebbe avvenuta dopo che Trump avrebbe chiesto – e ottenuto – che l’Ucraina garantisse la fornitura di terre rare, elementi chiave utilizzati nell’elettronica, in cambio del ripristino degli aiuti militari.