Guerra in Ucraina, débâcle delle truppe di Kim: il contingente di 11mila uomini è stato dimezzato dal fuoco ucraino, costringendo i soldati nordcoreani a ritirarsi dal fronte

Guerra in Ucraina, débâcle delle truppe di Kim: il contingente di 11mila uomini è stato dimezzato ed è stato ritirato dal fronte

Guerra in Ucraina, débâcle delle truppe di Kim: il contingente di 11mila uomini è stato dimezzato dal fuoco ucraino, costringendo i soldati nordcoreani a ritirarsi dal fronte

Dovevano supportare le truppe di Vladimir Putin nella liberazione della regione di Kursk, in Russia, imprimendo una svolta alla guerra in Ucraina. Eppure, da due settimane, non vi è più traccia dei soldati nordcoreani inviati da Kim Jong-un. Un’assenza dal fronte che non è passata inosservata ai servizi di intelligence ucraini e statunitensi. Secondo quanto riportato dal New York Times, le truppe di Pyongyang si sarebbero ritirate a causa delle ingenti perdite subite.

Un risultato imbarazzante per il regime di Kim Jong-un, che in meno di tre mesi ha visto dimezzare il proprio contingente. A novembre, infatti, si contavano circa 11mila soldati nordcoreani sul suolo russo, mentre ora più della metà sarebbe caduta in combattimento. Eppure, quando emerse la notizia del coinvolgimento della Corea del Nord nel conflitto, l’amministrazione di Volodymyr Zelensky e gli alleati occidentali si dissero allarmati da un dispiegamento tanto imponente.

Guerra in Ucraina, la débâcle delle truppe di Kim

Le preoccupazioni erano state confermate dalle dichiarazioni di vari leader occidentali, incluso il segretario generale della Nato, Mark Rutte, che aveva parlato di una “significativa escalation” del conflitto. Tuttavia, secondo gli analisti militari statunitensi e ucraini, quei timori si sarebbero rivelati infondati a causa della “disorganizzazione nei ranghi nordcoreani” e della “mancanza di coesione con le unità russe”.

Ma non è tutto. Secondo fonti ucraine, citate dai media americani, i soldati nordcoreani, da quando sono stati schierati nel Kursk, sarebbero stati mandati allo sbaraglio, costretti ad arrangiarsi senza un adeguato supporto. Pochi veicoli blindati, turni massacranti e assenza di riposo avrebbero reso la loro permanenza sul campo insostenibile, fino a spingerli alla ritirata.

Il Cremlino nega: “Ritiro nordcoreani? tutto falso”

Sulle indiscrezioni di stampa si è espresso il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sostenendo che sull’argomento ci sono “molte opinioni”, comprese quelle “false e che distorcono la realtà”. A suo avviso il New York Times ha diffuso soltanto fake news, aggiungendo, però, che “probabilmente non è appropriato per noi commentare ogni volta” le illazioni occidentali.