I piani in Europa non cambiano: la Banca centrale europea ha tagliato i tassi d’interesse per la quinta volta, decidendo di non seguire la strada della maggiore prudenza seguita 24 ore prima negli Usa dalla Fed. Così il tasso sui depositi scende dal 3% al 2,75%, quello sul tasso di rifinanziamento al 2,90% e quello sui prestiti marginali al 3,15%. Complessivamente la riduzione dei tassi si attesta a 125 punti base. Insomma, il processo di disinflazione è “ben avviato”, come spiega nel comunicato ufficiale la Bce.
I dati sono in linea con le proiezioni e quest’anno ci si attende che l’inflazione torni al target del 2%. Ma resta “alta” la velocità dei prezzi, con salari e prezzi di alcuni settori che ancora si stanno adeguando all’inflazione. Rassicurazioni arrivano su diversi fronti anche dalla presidente della Bce, Christine Lagarde: “La ripresa c’è”, garantisce, nonostante la stagnazione del quarto trimestre. La numero uno dell’Eurotower si affida al mercato del lavoro “robusto” e agli aumenti salariali che potrebbero fornire una possibilità di “stimolare i consumi e rafforzare l’economia”. In merito alle prossime mosse della Bce, Lagarde non si sbilancia e spiega che siamo ancora in “territorio restrittivo”. Ma in ogni caso è “prematuro discutere il punto al quale dovremo fermarci” con i tagli. Chiusura netta, invece, sulla possibilità che le criptovalute possano far parte delle riserve della Bce: per Lagarde le riserve devono essere “liquide, sicure, prive di rischi e non devono portare con sé il sospetto di favorire il riciclaggio”.
La Bce taglia i tassi, gli effetti sui mutui: quanto si risparmierà sulla rata
Questo nuovo taglio dei tassi da parte della Bce farà sentire i suoi benefici soprattutto sui mutui delle famiglie. In Italia, come spiega il Codacons, la sforbiciata della Bce porterà, “a regime, un risparmio sulle tipologie di mutuo più diffuse in Italia compreso tra i 13 e i 30 euro al mese”. Per un mutuo a 20 anni di importo tra i 100mila e i 200mila euro, spiega l’associazione, il risparmio sulla rata mensile va dai 13 ai 27 euro, che vuol dire una minore spesa annuale tra i 156 e i 324 euro. In caso di finanziamento di 30 anni, il taglio porterà un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro a rata, pari a una cifra che varia da 180 a 360 euro l’anno. In caso di mutuo da 125mila euro a 25 anni il risparmio sarebbe invece di 17 euro al mese, per un totale di 204 euro in meno su base annua. Il taglio permetterà così di proseguire nel calo sui mutui che, sulla base dell’ultimo report di Bankitalia, in un anno “sono calati complessivamente dell’1,21%” fermandosi al 3,71% di novembre 2024, come sottolinea il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.