L’aumento delle pensioni per il 2025 è ora ufficiale. La circolare n. 23 del 28 gennaio 2025 dell’Inps fornisce i dettagli sulla rivalutazione degli assegni, fornendo quindi le cifre esatte degli aumenti del cedolino, per tutti gli importi, a partire dalle pensioni minime. A quanto ammontano gli incrementi negli assegni mensili? Vediamo cosa dice l’Inps e cosa aspettarsi per quest’anno con l’adeguamento all’inflazione.
Quanto aumentano davvero le pensioni minime
Partiamo dalle pensioni inferiori o pari al trattamento minimo: dal primo gennaio del 2025 viene introdotto un incremento che è del 2,2%, pari solamente a 13,27 euro in più. Così gli assegni salgono complessivamente a 616,67 euro al mese, secondo quanto spiega l’Inps fornendo i chiarimenti su quanto previsto dalla Manovra.
Il trattamento minimo è fissato di base a 603,40 euro, considerando il recupero pieno dell’inflazione (allo 0,8%). A questo va aggiunto l’incremento delle pensioni minime confermato dalla legge di Bilancio e che prevede un importo più alto del 2,2% nel 2025 e poi dell’1,3% nel 2026. Per quest’anno, quindi, l’importo minimo sarà di 616,67 euro.
La rivalutazione degli altri assegni: quanto aumenta l’importo mensile
Per quanto riguarda gli assegni superiori al minimo, la rivalutazione sarà piena – quindi dello 0,8%, pari al 100% dell’aumento dei prezzi – per gli assegni pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo: parliamo di importi fino a 2.394,44 euro lordi al mese.
Tra le quattro e le cinque volte il minimo, il recupero rispetto alla crescita dei prezzi sarà del 90%, quindi per questi assegni si avrà un incremento dello 0,72%. Per le pensioni superiori a cinque volte il trattamento minimo (quindi a partire da 2.993,06 euro lordi al mese), il recupero sarà limitato al 75% dell’inflazione e si avrà quindi un incremento sul cedolino solamente dello 0,60%.
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