La nave Cassiopea della Marina Militare italiana che trasporta i 49 migranti salvati nel weekend in acque internazionali a sud di Lampedusa, è arrivata in Albania. Secondo quanto riporta l’Ansa, l’imbarcazione ha trasportato cittadini bengalesi, egiziani, ivoriani e gambiani, i quali saranno sottoposti alle procedure accelerate di frontiera previste per chi proviene da Paesi sicuri e non ha consegnato documenti di identità.
La nave Cassiopea è approdata in Albania con a bordo 49 i migranti a bordo
Come noto si tratta del terzo tentativo da parte del governo Meloni di far partire l’accordo sottoscritto un anno fa con Edi Rama. L’approdo in Albania è avvenuto, come da programma, intorno alle 8 di questa mattina al porto di Shengjin. Qui, come da norme, per i 49 clandestini è subito iniziato l’iter di identificazione e contestualmente uno screening sanitario. Terminati questi controlli, i migranti verranno trasferiti nel centro di Gjader dove rimarranno in attesa del responso dei magistrati sul trattenimento.
Quest’ultimo dovrà avvenire entro 48 ore – quindi presumibilmente domani – con i giudici della Corte d’appello della Capitale che dovranno decidere se convalidare o meno il trattenimento in Albania dei 49 clandestini.
I precedenti
I due precedenti trasporti di migranti in Albania, come noto, erano stati bocciati dai giudici. Ad ottobre e novembre, infatti, i magistrati hanno sospeso la convalida rimettendo tutto nelle mani della Corte di giustizia europea, che il prossimo 25 febbraio dovrebbe pronunciarsi su una serie di ricorsi in materia di Paesi sicuri. L’effetto della decisione è stata la liberazione degli stranieri che sono stati quindi trasferiti in Italia.
Difficile pronosticare come andranno le cose. Quel che è certo è che il governo è fiducioso che questa volta i magistrati convalideranno i trattenimenti. Questo perché lo scorso 19 dicembre la Cassazione gli ha riconosciuto il diritto di stabilire un regime differenziato delle domande di asilo per chi proviene da Paesi designati come sicuri. E dunque il giudice “non può sostituirsi” al ministro degli Esteri.
Può tuttavia valutare se la designazione è legittima ed eventualmente disapplicare il decreto sui Paesi sicuri. Caso per caso. Con l’impennata di sbarchi registrata nel fine settimana hanno raggiunto quota 3.074 gli arrivi di migranti in Italia nel 2025, con un aumento del 135% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le buone condizioni del mare hanno favorito le partenze che si sono registrate soprattutto dalla Libia. I dati del Viminale indicano che pakistani (525), bengalesi (321), egiziani (206) e siriani (119) sono i più numerosi.