Le promesse, si sa, servono più per attrarre voti che per essere mantenute. Come nel caso della promessa della destra di tagliare, se non addirittura azzerare, le accise sui carburanti. Che invece aumenteranno, almeno sul diesel. Le commissioni Finanze di Senato e Camera hanno dato il via libera al parere che comporterà un aumento delle accise sul gasolio tra 1 e 2 centesimi, con l’obiettivo di riallinearle a quelle sulla benzina. La speranza, come sottolineano dalla maggioranza, è che almeno scendano le accise sulla benzina, ma la certezza non c’è.
Il decreto interministeriale per adeguare le accise di diesel e (forse) benzina
Anche perché il decreto interministeriale che adotterà questa misura – senza passare per il Parlamento – prevede “un tendenziale riavvicinamento” tra 1 e 2 centesimi, con risorse che verranno destinate al trasporto pubblico locale. Insomma, se la benzina scende tanto quanto il gasolio sale, di risparmi non dovrebbero essercene, considerando che in Italia le auto a benzina superano di poco quelle a gasolio.
Nulla è ancora definito, ma intanto la maggioranza afferma di adeguarsi a quanto chiede la Commissione Ue sull’allineamento delle accise. Ciò che non dice, però, è che le tasse sul gasolio in Italia sono già le più alte in Europa e che quindi, forse, il riallineamento poteva avvenire facendo scendere le accise sulla benzina, come sempre promesso dalla destra. Secondo i calcoli del Codacons, un incremento sul diesel di 1 centesimo porterebbe una stangata complessiva per gli automobilisti pari a 245 milioni di euro.