Corea del Sud, il presidente sospeso Yoon Suk-yeol non collabora con la giustizia e i pm chiedono ufficialmente la sua incriminazione per abuso di potere e insurrezione

Corea del Sud, il presidente sospeso Yoon Suk-yeol non collabora e i pm chiedono la sua incriminazione per abuso di potere e insurrezione

Corea del Sud, il presidente sospeso Yoon Suk-yeol non collabora con la giustizia e i pm chiedono ufficialmente la sua incriminazione per abuso di potere e insurrezione

Svolta nell’indagine penale a carico del presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol. L’agenzia statale sudcoreana anti-corruzione ha trasferito alla procura l’indagine sul fallito tentativo d’imporre la legge marziale del presidente sospeso, chiedendo che venga incriminato per insurrezione e abuso di potere.

A riportare la notizia è l’agenzia di stampa Yonhap secondo cui “l’Ufficio per le indagini sulla corruzione dei funzionari di alto rango (CIO) ha dichiarato di aver trasferito tutti i documenti dell’indagine alla procura, per un totale di oltre 30.000 pagine suddivise in 69 volumi”. Può sembrare qualcosa di scontato ma così non è. Il CIO, infatti, non ha il potere di emettere un’incriminazione contro un presidente e quindi l’aver trasferito il fascicolo alla Procura, la quale può farlo, è il sintomo che l’indagine è arrivata al punto di svolta. “Il sospettato continua a non collaborare e a sfidare le procedure del sistema di giustizia penale nonostante sia accusato di reati estremamente gravi a livello nazionale, come essere un leader di un’insurrezione” ha dichiarato Lee Jae-seung, vicecapo del CIO, durante una conferenza stampa.

Corea del Sud, il presidente sospeso Yoon Suk-yeol non collabora con la giustizia e i pm chiedono ufficialmente la sua incriminazione per abuso di potere e insurrezione

“In queste circostanze, abbiamo deciso che, piuttosto che cercare continuamente di interrogarlo, è più efficace per determinare la verità dietro l’incidente che la procura, responsabile di decidere sull’incriminazione, assuma l’indagine finora svolta e approfondisca ulteriormente ciò che è necessario” ha aggiunto. Yoon è accusato di aver cospirato con l’allora ministro della Difesa Kim Yong-hyun e altri per avviare una rivolta dichiarando la legge marziale il 3 dicembre. E’ inoltre accusato di aver abusato del suo potere inviando truppe all’Assemblea Nazionale per impedire ai legislatori di respingere il decreto.

Attualmente, Yoon è detenuto nel Centro di Detenzione di Seoul, mentre è in corso un processo presso la Corte Costituzionale per determinare se confermare o respingere il suo impeachment da parte dell’Assemblea Nazionale. Se confermato, Yoon sarà rimosso dall’incarico, portando a elezioni presidenziali anticipate entro 60 giorni. Se respinto, sarà reintegrato.