Crosetto si augura la pace ma intanto l’Italia approva il nuovo pacchetto di armi all’Ucraina

Via libera al nuovo pacchetto di armi all'Ucraina, mentre Crosetto si augura la pace ma continua a sostenere che servano aiuti militari.

Crosetto si augura la pace ma intanto l’Italia approva il nuovo pacchetto di armi all’Ucraina

Il copione non cambia. Al di là di qualche frase di circostanza, la linea della maggioranza (e non solo) sulla fornitura di armi all’Ucraina è sempre la stessa. La risoluzione della maggioranza sui nuovi aiuti militari all’Ucraina è stata approvata dalla Camera con 181 voti a favore, 48 contrari e 64 astenuti.

Resta la divisione nell’opposizione, con il sì di Pd, Italia Viva e Azione e il no di Movimento 5 Stelle e Avs. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in Aula per le comunicazioni sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti a Kiev, si è augurato che dopo quasi tre anni in futuro non ci sia più bisogno di predisporre altri pacchetti di sostegno militare all’Ucraina. Ma la sostanza non cambia.

Armi all’Ucraina, l’augurio di Crosetto e l’attacco di Conte

Crosetto spiega che la speranza è di “non usare” questo pacchetto, augurandosi che arrivi prima la pace. Crosetto si difende da chi lo accusa di non cercare davvero la pace con l’invio di armi, senza le quali oggi “non ci sarebbe più il popolo ucraino. Ci sarebbe la stessa pace che troviamo nei cimiteri. Quelle armi non hanno alimentato la guerra ma hanno consentito a persone che avrebbero usato anche le pietre e le fionde per difendersi, di farlo”, afferma il ministro.

Ma per il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, la verità “è che noi non stiamo vincendo sulla Russia e non vinceremo sulla Russia con nuovi miliardi per le armi”. Per Conte si tratta di “un fallimento che ci riguarda tutti” e la soluzione non è “inviare armi a oltranza”, una stratega che non ci porterà “mai la pace, ma solo danni, anche per la nostra economia, per le tasche degli italiani”.