Trump blinda le frontiere e annuncia l’imminente deportazione di migliaia di migranti. Il Messico protesta ma intanto prepara 25 campi profughi per gestire l’emergenza rimpatri

Trump blinda le frontiere e annuncia l'imminente deportazione di migliaia di migranti. Il Messico protesta

Trump blinda le frontiere e annuncia l’imminente deportazione di migliaia di migranti. Il Messico protesta ma intanto prepara 25 campi profughi per gestire l’emergenza rimpatri

Dopo che Donald Trump ha promesso che il primo passo della sua amministrazione sarà il potenziamento del controllo delle frontiere con il Sud America, il Messico si prepara ad affrontare un vero e proprio esodo di connazionali costretti a fare ritorno nel Paese.

Come annunciato dalle autorità messicane, sono in corso frenetici preparativi per “affrontare le possibili deportazioni di massa dagli Stati Uniti annunciate” dal presidente Trump. Per gestire l’emergenza, le autorità federali e statali messicane hanno pianificato l’installazione di 25 nuovi centri per rimpatriati lungo la linea di confine, a cui si aggiungono i rifugi predisposti da organizzazioni civili e religiose.

Trump blinda le frontiere e annuncia l’imminente deportazione di migliaia di migranti. Il Messico protesta ma intanto prepara 25 campi profughi per gestire l’emergenza rimpatri

Secondo gli scenari ritenuti più probabili, l’80% delle persone che potrebbero essere espulse dagli Stati Uniti è di nazionalità messicana, e il maggior numero di deportazioni avverrebbe attraverso gli stati di Tamaulipas e Chihuahua – in corrispondenza con il Texas – piuttosto che dalla Baja California, come accaduto in passato.

Per quanto riguarda le cifre di queste “deportazioni” – termine utilizzato dallo stesso tycoon durante la campagna elettorale –, si parla di circa due milioni di persone. Tra i primi rimpatriati figurano soprattutto i messicani che vivono da tempo negli Stati Uniti e che, proprio per questo, sono stati rapidamente identificati dalle autorità e verranno immediatamente espulsi.