Dalla Bibbia al Latino, come cambiano i programmi scolastici: quali saranno le nuove materie dal 2026

Dalla Bibbia al latino, passando per lo studio delle poesie a memoria: come cambia la scuola e quali saranno le nuove materie e i programmi.

Dalla Bibbia al Latino, come cambiano i programmi scolastici: quali saranno le nuove materie dal 2026

La nuova scuola voluta dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, prende forma. Dal latino già alle medie alla lettura della Bibbia, a cambiare saranno anche le materie, come spiegato dallo stesso ministro in un’intervista al Giornale in cui parla delle novità delle scuole del primo ciclo.

Le nuove materie potrebbero essere inserite già nei programmi scolastici dell’anno 2026/2027, con un nuovo percorso che va dalla scuola dell’infanzia alle medie, ovvero dai 3 ai 14 anni. Le novità sono state pensate da una commissione formata da diversi esperti e guidata dalla professoressa dell’Università di Bari, Loredana Perla. L’ultimo aggiornamento dei programmi risaliva al 2012 e ora inizia invece un confronto con tutto il mondo della scuola per capire come si evolverà questo piano. Ma quali sono le nuove materie e i nuovi programmi?

Scuola, le nuove materie e i nuovi programmi: dalla Bibbia al latino

Una delle principali novità riguarderà il latino, che verrà insegnato dalla seconda media, anche se non sarà obbligatorio. La scelta spetterà alle famiglie, ma diventerà una materia curriculare con un’ora di insegnamento a settimana a partire dalla seconda media.

Si punta pure sulla musica, anche suonando e cantando in coro, già dalla prima elementare, come spiega Valditara. Già da piccoli bisognerà imparare le poesie a memoria, partendo nei primi anni con filastrocche e scioglilingua (e anche haiku).

Poi ci sarà la lettura della Bibbia, ritenuta utile da Valditara “per rafforzare le conoscenze delle radici della cultura italiana”, Ancora, il ministro vuole abolire lo studio della geostoria, sostituendolo con quello dei popoli italici e delle radici della civiltà occidentale, partendo dalle vicende dell’antica Grecia e di Roma, oltre che dai primi secoli del Cristianesimo, dal Rinascimento e dall’unificazione nazionale.

Le novità per le scuole elementari e medie

Un’altra novità che il governo vuole introdurre è lo studio del nostro patrimonio storico, che si affiancherà a uno studio più approfondito della geografia italica. Alle elementari, invece, si studierà di più la letteratura, anche con brani di autori come Saba, Govoni e Pascoli. Alle medie si cambia, affiancando ai grandi classici come Omero e Verne l’epica in forma moderna, studiando autori come Stephen King, ma anche i film e le graphic novel.