Le Lettere

I finti coreani

I finti coreani

Gli ucraini dicono di aver catturato due militari nordcoreani. Non vedo dove sia il problema. Per l’Ucraina combattono i mercenari di una cinquantina di Paesi. Perché la Russia non dovrebbe avere alleati?
Alina Pancrazi
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Gentile lettrice, nell’esercito ucraino militano non solo i più vari mercenari,pagati da Usa e Ue, ma anche militari regolari di Paesi Nato. Già lo si supponeva, ma a darne certezza fu il Cancelliere Scholz quando affermò che non avrebbe dato a Kiev i Taurus perché queimissili possono essere operati solo da personale lungamente addestrato: questo avrebbe implicato il coinvolgimento diretto di militari tedeschi, “come fanno gli inglesi e gli americani” (per gli Storm Shadow e Atacms). Probabilmente quella di Scholz non fu voce dal sen fuggita ma una voluta denuncia per marcare la differenza. Al solito i nostri giornali sorvolarono, ignorando la notizia o relegandola alle brevi. Del resto, Putin aveva più volte parlato dell’impiego di soldati Nato ma quel che dice Putin, si sa, è parola del diavolo. Quanto ai due prigionieri, se quelli sono coreani, io sono il Re di Timbuctù: dai tratti somatici sono con ogni probabilità buriati o calmucchi, due popoli mongoli stanziati in Russia da almeno 400 anni e cittadini russi. Penso dunque si tratti della nuova balla di Kiev per trasmettere agli occidentali il solito messaggio: “Dateci soldi e armi”. Che poi soldati nordcoreani siano in effetti impiegati nel Kursk, è quasi certo e del tutto normale: nel giugno 2024 Putin e Kim Jong-un hanno firmato un trattato strategico e non hanno mai nascosto che prevede reciproca assistenza militare.