Cecilia Sala è libera, è atterrata in Italia

Cecilia Sala, giornalista italiana di 29 anni, è stata liberata dopo circa tre settimane di detenzione in Iran.

Cecilia Sala è libera, è atterrata in Italia

Cecilia Sala, giornalista italiana di 29 anni, è stata liberata dopo circa tre settimane di detenzione in Iran. Attualmente, è tornata in Italia, dopo la notizia della sua liberazione confermata dal governo italiano. Sala è atterrata nel pomeriggio a Ciampino, a Roma, accolta dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Sala era stata arrestata il 19 dicembre 2024 a Teheran, dove si trovava con un regolare visto giornalistico. Durante la detenzione, è stata reclusa nel carcere di Evin, noto per ospitare prigionieri politici e dissidenti, in condizioni particolarmente dure: isolamento, luce accesa 24 ore su 24, privazione degli occhiali da vista e riposo su una coperta stesa sul pavimento.

Finito il calvario di Cecilia Sala: dopo oltre venti giorni in carcere a Teheran, la giornalista è libera e già in volo per l’Italia

Il suo arresto è avvenuto pochi giorni dopo la detenzione in Italia di Mohammad Abedini Najafabadi, ingegnere iraniano arrestato all’aeroporto di Milano Malpensa su richiesta degli Stati Uniti, che lo accusano di fornire tecnologia per droni alla Guardia Rivoluzionaria Iraniana. Questa coincidenza ha sollevato ipotesi su un possibile legame tra i due eventi, suggerendo che l’Iran potesse utilizzare Sala come leva diplomatica per ottenere la liberazione di Abedini.

Il governo italiano ha lavorato intensamente attraverso canali diplomatici e di intelligence per ottenere la liberazione di Sala. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito al suo rilascio, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi.

La vicenda di Cecilia Sala evidenzia le complesse dinamiche geopolitiche tra Italia, Iran e Stati Uniti, sollevando interrogativi sull’uso di arresti di cittadini stranieri come strumenti di pressione diplomatica. La sua liberazione rappresenta un successo per la diplomazia italiana, ma pone l’attenzione sulla necessità di tutelare la libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti operanti in contesti internazionali delicati.