di Nicoletta Appignani
Il turismo sessuale non risente della crisi economica, soprattutto se possono bastare meno di 100 euro e poche ore di macchina. La destinazione più in voga del momento? Incredibilmente è la Svizzera, patria delle case di piacere e meta favorita dai sempre più numerosi pendolari del sesso.
“Nel nostro settore la crisi non si nota: il numero di clienti che viene nel locale è rimasto invariato” – racconta Ulisse Albertalli, padrone del bar Oceano di Lugano”. Qui si pagano 15 franchi per l’ingresso, che comprende una consumazione, poi i clienti si accordano con le ragazze. I proprietari non gestiscono mai gli incontri: si paga l’affitto del locale dove svolgono le “attività” e i soldi che guadagnano le ragazze sono loro. Solo in questo “bar” ci sono in tutto una sessantina di donne.
E i clienti? “Dai 18 ai 70 anni. Quasi tutti italiani. Se non esistesse la Lombardia sarebbe un bel problema, soprattutto la sera” dicono i gestori di altre sale. Felici perché non si guadagna solo nel weekend, ma anche durante la settimana. Partendo da Milano per arrivare “in paradiso” ci vuole appena un’ora di macchina. E i clienti appaiono a tutte le ore. Già durante il pomeriggio si fermano parecchi uomini d’affari che si trovano in Svizzera per altri motivi e che, finito il lavoro, decidono di divertirsi nei locali”.
Un cliente ci racconta che spesso è la ragazza a stabilire il prezzo. “A volte decidono in base alla simpatia di chi hanno di fronte. E neanche è detto che accettino. La tariffa minima comunque è di 50 euro”.
Un prezzo abbordabile, insomma. Ma c’è anche chi decide di spendere somme maggiori e di allungare il viaggio. Si parte addirittura dalla Liguria e da altre regioni del centro-nord per raggiungere mete ancora più distanti. Il programma più gettonato è sempre lo stesso: gli amici si riuniscono il sabato mattina e partono in auto alla volta di Zurigo. Spesso la destinazione è uno storico locale del settore: il Globe. Qui si entra, si pagano 95 franchi (circa 80 euro) che danno diritto all’accesso alla SPA e ad illimitate consumazioni di bevande analcoliche. Poi la receptionist porge al cliente accappatoio, ciabattine e asciugamano: blu per i nuovi clienti, bianchi per gli habitué. Una volta ottenuta la chiave per una cassetta di sicurezza parte il tour, che inizia dallo spogliatoio con le docce.
I servizi offerti dalle ragazze qui però costano cari. Mezz’ora trascorsa con loro? Circa 120 euro se si sceglie la stanza senza troppi confort, ma c’è chi è disposto a pagarne 240 per la stanza con la jacuzzi, non affittabile per meno di un’ora.
Eppure nei weekend o durante le festività il locale si riempie. Tra i clienti soprattutto italiani, francesi e tedeschi. “Gli uomini sanno che possono fidarsi. Facciamo controllare le nostre ragazze ogni 3 o 4 mesi” ci spiega un receptionist: “Effettuano test HIV, epatite B e C ed esami per qualsiasi altra malattia sessualmente trasferibile”.
Il Globe è inoltre uno dei pochi locali che nella tariffa di ingresso non comprende neanche l’accesso al ristorante e per questo non è raro che gruppi di ragazzi risparmino qualche decina di euro portandosi un pranzo al sacco.
Il weekend di trasgressione termina la domenica pomeriggio, quando si risale in macchina, si dividono i soldi della benzina e si torna a casa. Pronti ad inventare scuse per le fidanzate e a raccontare aneddoti piccanti agli amici rimasti a casa.