Sul canone Rai, scricchiola la maggioranza di centrodestra. L’emendamento della Lega al Decreto Fiscale, volto a prorogare il taglio del canone Rai da 90 a 70 euro, è stato bocciato in Commissione Bilancio al Senato. Le forze di governo, infatti, si sono spaccate: il Carroccio e Fratelli d’Italia hanno votato a favore, mentre Forza Italia si è schierata con le opposizioni, votando contro il provvedimento.
A darne notizia è stato il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama, Stefano Patuanelli, che al termine della votazione ha spiegato: “Il governo è andato sotto in commissione Bilancio sul decreto legge Fiscale. È l’inizio della fine per questa maggioranza. Altro schiaffo per la Lega, dopo l’Autonomia morta e sepolta”.
Sul canone Rai, la maggioranza va in frantumi: l’esultanza delle opposizioni
Ha fatto eco alle sue parole la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva e componente della Commissione Bilancio del Senato, che su X ha commentato il flop della maggioranza: “Voto sul Canone Rai: sono andati sotto. La Lega e FdI hanno votato a favore, Forza Italia contro insieme alle opposizioni compatte. È ufficiale: in Commissione Bilancio la maggioranza non c’è più. Quando le opposizioni si uniscono, senza veti, non solo vincono le elezioni, ma ottengono risultati anche in Parlamento”.
Soddisfatto anche il capogruppo del Partito democratico al Senato, Francesco Boccia, secondo cui è chiaro che “il governo non c’è più. Sono tutti contro tutti. Il governo aveva dato parere favorevole all’emendamento sul canone Rai ed è andato sotto perché uno dei tre partiti che compongono la maggioranza ha votato convintamente con l’opposizione”. A suo parere “dietro (quanto successo) c’è una visione completamente diversa dell’impianto su cui fondava quell’emendamento della Lega. È evidente – ha proseguito – che questo decreto prima lo fermano meglio è, perché ci sono divisioni anche su altre parti del decreto”.