Femminicidio: confermato l’ergastolo di Impagnatiello per l’omicidio di Giulia Tramontano. E a Venezia chiesto l’ergastolo di Turetta per l’omicidio di Giulia Cecchetin

Femminicidio: confermato l'ergastolo di Impagnatiello per l'omicidio Tramontano. E chiesto l'ergastolo di Turetta per l'omicidio Cecchetin

Femminicidio: confermato l’ergastolo di Impagnatiello per l’omicidio di Giulia Tramontano. E a Venezia chiesto l’ergastolo di Turetta per l’omicidio di Giulia Cecchetin

Nel giorno in cui si celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in Italia stanno giungendo a conclusione due processi su altrettanti casi di femminicidio commessi dai rispettivi partner o ex fidanzati. Il primo riguarda l’omicidio di Giulia Cecchettin, tenuto davanti alla Corte d’Assise di Venezia, con imputato l’ex fidanzato Filippo Turetta. Il secondo riguarda l’assassinio di Giulia Tramontano, tenuto presso la Corte d’Assise di Milano, con imputato il convivente Alessandro Impagnatiello.

Femminicidio: Impagnatiello condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano

Il processo a Milano si è svolto davanti al collegio giudicante presieduto dalla giudice Antonella Bertoja. La sentenza ha confermato l’ergastolo per Impagnatiello, già reo confesso. L’uomo è accusato dalla Procura di Milano di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi e dall’aver commesso il fatto ai danni della convivente. Inoltre, gli sono stati contestati i reati di interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.

Il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pubblico ministero Alessia Menegazzo avevano richiesto, nelle precedenti udienze, l’ergastolo con 18 mesi di isolamento diurno.

Le indagini, lunghe e complesse, hanno rivelato che il 27 maggio 2023 Impagnatiello ha ucciso Giulia, 29 anni, infliggendole 37 coltellate nella loro abitazione di Senago, nel Milanese. Quella stessa giornata, la ragazza aveva incontrato la donna con cui l’ex barman intratteneva una relazione parallela, confrontandosi con lei sulle bugie e gli inganni dell’uomo.

Nelle ore successive al delitto, Impagnatiello ha cercato per due volte di bruciare il cadavere, decidendo infine di nasconderlo dietro alcuni box a poche centinaia di metri da casa. L’accusa sostiene inoltre che, per mesi, abbia tentato di avvelenare Giulia somministrandole una sostanza topicida.

Omicidio Cecchetin, chiesto l’ergastolo per l’ex fidanzato Turetta

Per quanto riguarda il processo relativo all’omicidio Cecchettin, il pubblico ministero di Venezia Andrea Petroni ha chiesto la condanna all’ergastolo per Turetta al termine della requisitoria. In una memoria scritta, il pm ha ricostruito – in due ore e mezza – la cronologia dei fatti, confutando le possibili tesi difensive.

In particolare, Petroni ha sottolineato come Turetta abbia ripetutamente mentito, pur avendo avuto tutte le opportunità e l’educazione necessarie per evitare il delitto. Il magistrato ha aggiunto che, data la giovane età dell’imputato, sarà comunque possibile un’attenuazione futura della pena.

“In queste carte non ci sono riflessioni sul femminicidio o sulla Giornata contro la violenza sulle donne. Non le riteniamo opportune in questa sede”, ha dichiarato il pm Petroni, precisando che l’indagine è stata condotta con la massima prudenza.

Tra gli elementi più significativi emersi durante il processo, il pm ha evidenziato che nei giorni precedenti al delitto Turetta aveva stilato una lista di acquisti da utilizzare per commettere il crimine, escludendo così l’ipotesi di un rapimento di Giulia. Inoltre, Petroni ha contestato la presunta volontà suicidaria di Turetta, basandosi su visite psichiatriche effettuate tra settembre e ottobre 2023 e sul comportamento dell’imputato, che fin dal suo arresto in Germania non aveva mostrato intenzioni in tal senso.