Autonomia, le destre ignorano la Consulta: bocciata la mozione delle opposizioni

Bocciata la mozione unitaria delle opposizioni per fermare l'Autonomia e gli accordi sui Lep: le destre ignorano la Consulta.

Autonomia, le destre ignorano la Consulta: bocciata la mozione delle opposizioni

Come se nulla fosse. La maggioranza tira dritto sull’Autonomia dopo la sentenza della Consulta che ha smontato gran parte della riforma. L’Aula della Camera ha infatti respinto la mozione unitaria delle opposizioni che chiedeva lo stop all’iter dell’Autonomia e la ridefinizione dei Lep dopo la decisione della Corte Costituzionale: 155 i voti contrari, 124 quelli favorevoli. Dal governo era stato espresso parere contrario. I proponenti non hanno accettato le riformulazioni proposte dall’esecutivo.

Bocciata la mozione sull’Autonomia, le proteste nell’Aula della Camera

Al termine del voto in Aula sono scattate le proteste, con i deputati delle opposizioni che hanno esposto le bandiere tricolore e hanno intonato l’Inno di Mameli. Non sono mancate altre proteste, con qualche deputato che ha urlato “vergogna”.

Prima del voto a protestare era stato il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte: “Vi chiediamo di fermarvi”, era stato il suo appello parlando di un “progetto sciagurato e scombinato” che “la Corte costituzionale ha distrutto, ma voi fate finta di nulla: i pilastri della riforma sono stati demoliti”. Il capogruppo di Italia Viva alla Camera dei deputati, Davide Faraone, ha sottolineato come non vada bene “nulla di questa riforma”, tanto che “la maggioranza non è in grado di presentare una sua mozione in contrasto a quella dell’opposizione perché non la pensate allo stesso modo”.

Secondo Faraone c’è una netta spaccatura tra la Lega e Calderoli che proseguono nella loro strada, mentre dall’altra parte ci sono Fratelli d’Italia e Forza Italia che sono sempre più critici verso l’Autonomia differenziata. Il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, si è detto contrario alla mozione che “chiede di non procedere a nuove intese e di sospendere i negoziati con le Regioni che hanno chiesto l’Autonomia”. Per Calderoli, invece, la sentenza della Consulta ha un “impatto limitato”. Come se nulla fosse, insomma.