Il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, ne vuole tagliare 600 entro fine mese, almeno così prevede il suo piano industriale, ma finora all’appello ne mancano poco meno della metà. Sono all’incirca 350 i dipendenti Rai che sembrano interessati agli incentivi e alle condizioni per aderire al piano straordinario di incentivazione all’esodo volontario. Seppure siamo ancora a “carisissimo amico”, Gubitosi di sicuro non si fermerà con la scure e i tagli ci saranno immancabilmente. Resta da capire solo come verranno fatti. Per i dirigenti, rispetto ai giornalisti, in teoria appare più facile individuare chi mandare a casa. Anche se esiste in azienda il caso di 35 dirigenti, tra i quali il più noto è il vicedirettore generale Gianfranco Comanducci, che nonostante abbiano già superato i 65 anni e quindi siano in età pensionabile, sono ancora lì in viale Mazzini. Ancora per poco ma nessuno è mai riuscito a togliere loro la poltrona. Diverso il caso dei giornalisti. Per i quali occorre trovare accordi con i sindacati. Anche per evitare la raffica di cause che ne consegue. Su tutte quella milionaria di Fabrizio Del Noce, che non aveva un contratto da dirigente ma da giornalista. (M.C.)
23/11/2024
19:06
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