È alta la confusione a Bruxelles. La paura di veti incrociati ha portato alla decisione di congelare il voto su tutti e sei i vicepresidenti esecutivi in pectore a data da destinarsi. Ma se la notte porterà consiglio non è detto che non verranno votati già oggi.
Resta questa l’ennesima prova di quanto la maggioranza Ursula sia litigiosa e poco compatta, con i Liberali, i Socialisti e i Verdi, che guardano con sospetto alle manovre di apertura dei Popolari a destra. I veti incrociati ieri si sono manifestati sui nomi dell’italiano Raffaele Fitto e della spagnola Teresa Ribera.
Il leader del Partito popolare spagnolo, Alberto Núñez Feijóo, ha già annunciato che i suoi eurodeputati voteranno contro la nomina di Ribera. In realtà tutti i Popolari sarebbero pronti a far saltare Ribera se saltasse Fitto.
Liberali, Verdi e Socialisti mettono sulla graticola Fitto
Il fuoco di fila che ieri Liberali, Verdi e Socialisti hanno fatto nei confronti di Fitto, audito al Parlamento europeo, non è piaciuto ai Popolari. A Fitto sono stati rimproverati la sua appartenenza a Fratelli d’Italia che ha votato contro Ursula von der Leyen, il suo voto contrario a suo tempo al Recovery fund e i voti a favore degli Stati che violano i diritti.
Tutta l’audizione di Fitto peraltro è stata un tentativo di arrampicarsi sugli specchi e di smarcarsi politicamente anche dal suo partito di appartenenza.
“E’ un onore per me e sono pronto a mettere tutta la mia esperienza al servizio della Commissione. E’ un onore che il mio governo mi abbia indicato. Non sono qui per rappresentare un partito politico o uno Stato membro, ma per il mio impegno per l’Europa”, ha detto Fitto.
Fitto tenta di smarcarsi anche dal suo partito per salvarsi
“Essere europarlamentare vuol dire rappresentare una parte, essere Commissario significa rappresentare tutta l’Europa. Sullo stato di diritto le dico che l’articolo due del Trattato per quanto mi riguarda è un punto essenziale del mio impegno europeo”, ha poi affermato, rispondendo a una domanda di una eurodeputata di Renew in cui venivano rinfacciati a Fitto alcuni voti del suo gruppo nei confronti dell’Ungheria.
“Se le sembro un fascista, faccia lei…”, ha invece risposto a una eurodeputata Verde. “Circa la nostra astensione sul Next Generation Eu posso dire che in quella fase avevamo dei dubbi sulla sua attuazione, ma era una posizione di attesa, non contraria. Se dovessi votare domattina sarebbe un voto favorevole”, ha dichiarato, invece, rispondendo a una domanda dell’europarlamentare M5S, Valentina Palmisano.
“Sul voto alla nuova Commissione Ue esattamente come fu 5 anni fa le diverse delegazioni nazionali del gruppo Ecr valuteranno autonomamente come esprimersi, la delegazione di Fratelli d’Italia sarà favorevole”, rassicura intanto il capodelegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles Carlo Fidanza.
Meloni incalza Schlein su Fitto
“Trovo inconcepibile che alcuni esponenti del Pd chiedano adesso di togliere al commissario italiano designato la vicepresidenza esecutiva della Commissione Europea. Vorrei sapere dalla Segretaria del Pd se questa è la sua posizione ufficiale”, attacca Giorgia Meloni.
“L’audizione di Raffaele Fitto è molto preoccupante. Non vuole parlare dei suoi precedenti comportamenti di voto, schiva le domande sullo Stato di diritto dove era dell’opinione che l’Europa non dovrebbe dire nulla ed è tiepido sul Green Deal”. Così il co-presidente dei Verdi Ue, Bas Eickhout.
“Il cordone sanitario cadrà di nuovo? Le fazioni di sinistra vogliono bocciare il vicepresidente della Commissione Ue Raffaele Fitto. Il Ppe probabilmente voterà quindi Fitto insieme all’AfD, i cui voti sono necessari. La maggioranza di destra è il futuro”, scrive su X l’eurodeputato dell’AfD, Alexander Jungbluth.
Ma, certamente, l’appoggio di AfD non aiuta Liberali, Verdi e Socialisti a digerire Fitto. Ma per salvare Ribera tutto diventa possibile.