Vietato contestare il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Ne sa qualcosa il docente e scrittore Christian Raimo colpito da un provvedimento di sospensione per tre mesi dall’insegnamento, con una decurtazione del 50% dello stipendio. La sua colpa? Aver espresso giudizi negativi sul ministro durante un dibattito pubblico.
La critica a Valditara durante la festa di Avs
“Un bersaglio debole da colpire”, lo aveva definito durante la festa nazionale di Avs. In quella occasione aveva definito le idee del ministro “luride e pericolose” e aveva affermato che “la sua ideologia sulla scuola ha esiti cialtroneschi, vedi la bocciatura del liceo made in Italy promosso in pompa magna per mesi”. “Valditara – aveva ancora aggiunto Raimo – va politicamente colpito perché è un bersaglio debole, come si colpisce la Morte nera in Star Wars”. “Questa era chiaramente una metafora, visto che non conosco nessuno con un Falcon”, si era poi giustificato. Secondo l’Ufficio scolastico regionale del Lazio trattasi di “Offese e non critiche costruttive”.
Per l’Ufficio scolastico regionale sono “offese”, non “critiche”
Per la direttrice dell’Usr, Anna Paola Sabatini, le dichiarazioni di Raimo nei confronti del ministro “non possono essere considerate una critica costruttiva; al contrario, si configurano come un’offesa, che viola i principi fondamentali di rispetto reciproco e dialogo civile”. La direttrice ricorda come “il docente era stato già precedentemente oggetto di sanzione perché, in occasione di un suo intervento in una trasmissione televisiva, aveva incitato i giovani alla violenza”.
Colleghi e studenti in difesa di Raimo
In difesa di Raimo ieri si sono mobilitati i suoi studenti del liceo Archimede di Roma, che hanno chiesto alla preside di indire una assemblea, hanno volantinato e affisso uno striscione con su scritto “Tre mesi di sospensione per un’opinione”. “Questa faccenda è semplicemente fascista”, ha commentato lo scrittore Marcello Fois. In alcune scuole romane serpeggia il malumore e nelle chat alcuni docenti si dicono pronti ad una protesta silenziosa, eventualmente entrando domani in classe ma sospendendo per un’ora le lezioni.
Tra i sindacati è la Flc Cgil che scende in campo e definisce il provvedimento “di una gravità inaudita, poiché Raimo ha espresso le proprie valutazioni in occasione di una manifestazione politica e non certo a scuola o durante il servizio”. Il sindacato attuerà le azioni di tutela legale e sindacale per impugnare il provvedimento e invita il personale a partecipare alle iniziative che saranno messe in campo “a difesa della libertà di espressione”.