“Da settembre, a causa del conflitto in Medio Oriente milioni di profughi sono in fuga dal Libano verso la Siria, i bombardamenti sono continui. La Siria dopo una guerra che ha martoriato la popolazione per tredici anni, oggi è di nuovo nella paura e nella confusione. Un nuovo esodo di esseri umani in cerca di salvezza si sta verificando dal Libano verso la Siria da giorni sotto i bombardamenti. Siamo rientrati dalla Siria da poche ore e abbiamo potuto constatare che la situazione è drammatica”.
A dirlo è il presidente di Support and Sustain Children (Ssch), Arianna Martini, secondo cui “donne, uomini e bambini si stanno dirigendo verso i valichi al confine con la Siria. I bambini arrivano disidratati, non hanno cibo, alcuni sono feriti dalle e sono costretti a dormire per strada o in rifugi di fortuna. Chilometri di piccole anime che non hanno pace cercano salvezza. Gli aiuti umanitari stentano ad arrivare e purtroppo temo che la Siria si trasformerà di nuovo in una zona di conflitto e ospiterà nuovi profughi. Le vittime più grandi sono i bambini, che pagano le colpe della follia dei grandi”.
“Fermate questa sofferenza di piccole anime”, l’appello di Support and Sustain Children per mettere fine al conflitto in Medio Oriente
“Dall’inizio del conflitto a Gaza, dove operiamo, sono morti più di 13 mila bambini. Cifre che sicuramente aumenteranno, la conta è molto più alta. In Siria dove siamo attivi dal 2013 – ha aggiunto Arianna Martini – molti dei bambini di cui ci occupiamo, a causa della guerra hanno riportato problemi psicologici e fisici. Molti sono rimasti orfani e vagano per i campi profughi senza una meta e senza cura. Molti bambini sono costretti a lavorare nei campi per aiutare i genitori o mendicare cibo per strada, una generazione di bambini e di adolescenti completamente cancellata. Questo accadrà anche in Libano. Un’altra disumana emergenza umanitaria”, spiega Martini.
“A Gaza stiamo distribuendo aiuti umanitari, principalmente acqua con cisterne, pacchi alimentari, tende per l’avvicinarsi dell’inverno. Il Libano ospita – ha aggiunto il presidente di Ssch circa 1,5 milioni di siriani fuggiti dal conflitto. Secondo i dati delle Nazioni Unite dal 24 settembre sono aumentati i bombardamenti, che in Libano non si sono mai fermati, 1000 persone di cui il 60 per cento siriane e il 40 per cento Libanesi sono stati anche vittime di violenze, deportazioni di massa da parte dei gruppi armati. Noi di Support and Sustain Children non possiamo tollerare tutto questo non possiamo tollerare che i bambini muoiano nel silenzio totale dei governi. È disumano tutto questo. Chiediamo di fermare questo massacro, quando si parla di bambini è la colpa più grande”. Non lasciateci soli, non lasciateci soli ancora una volta sono solo dei bambini. Questo è l’orrore”, conclude il presidente di Support and Sustain Children.