“La Russa si deve dimettere, le sue parole sono pericolosissime”: parla Zanella (Avs)

Sullo scontro tra governo e magistratura parla la capogruppo Avs alla Camera, Luana Zanella: "La Russa deve dimettersi".

“La Russa si deve dimettere, le sue parole sono pericolosissime”: parla Zanella (Avs)

Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi-Sinistra alla Camera dei deputati, in questo momento è in corso un vero e proprio scontro tra poteri? Il governo sta cercando, magari per motivi solamente elettorali, lo scontro frontale con la magistratura?
“Credo che si muovano sulla base degli umori quotidiani, non riescono a programmare nulla. Anche questo capitolo davvero preoccupante penso sia frutto di una situazione che gli è sfuggita di mano. Certo, poi alzare i toni serve sempre a coprire i disastri: dalla terribile esperienza dei Cpr in Albania alla Manovra finanziaria”.

Come giudica le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa?
“Clamorose, pericolosissime, ed espressione dei più profondi e indicibili intendimenti di una destra a cui piacerebbe non avere nessun contropotere con cui interloquire. L’idea che la magistratura sia anch’essa espressione del nostro Stato non gli piace, la rifiutano”.
A suo giudizio si dovrebbe dimettere per quello che ha detto?
“Ma certamente sì. Noi abbiamo chiesto le sue dimissioni perché non è accettabile che la seconda carica dello Stato si scagli contro un altro potere come è la magistratura”.

Crede che ci sia davvero un tentativo, da parte della maggioranza di governo, di cancellare o quantomeno rivedere il principio della separazione dei poteri?
“Assolutamente sì, per loro è parte integrante della loro visione di accentramento dei poteri. Vogliono costruire una autocrazia sul modello orbaniano e per far questo devono ridurre a carta straccia la nostra bellissima Costituzione del 1948”.

Le parole di La Russa sono le ultime di una lunga serie: dal ministro della Giustizia Nordio alle manifestazioni della Lega per fare pressioni sul caso Open Arms e sul processo a Matteo Salvini. È preoccupata per questo atteggiamento delle destre?
“Sì, come credo lo siano moltissime persone abituate all’idea di democrazia come è stata pensata dalle nostre madri e dai nostri padri costituenti, con tutte le sue contraddizioni e imperfezioni. Si tratta della stragrande maggioranza della popolazione che esercita il proprio spirito critico sul presente”.

Il governo interviene ora sui Paesi sicuri per provare a “risolvere” il problema dei centri in Albania ed evitare nuovi casi di mancata convalida del trattanimento: può davvero scavalcare la sentenza della Corte di giustizia Ue?
“Potrebbe farlo solo uscendo dall’Europa e fino a questo orizzonte nessun esponente di questa destra aggressiva e scomposta si è mai spinto. Ma a questo punto ci aspettiamo di tutto”.

Il governo non poteva non sapere come sarebbe finita la vicenda dell’Albania, la mancata convalida del trattenimento era annunciata e scontata. Crede che il governo abbia cercato questa situazione per poi provare a sfruttarla da un punto di vista propagandistico?
“Come dicevo, questo governo si muove molto sull’improvvisazione spendendo soldi pubblici con nessuna responsabilità. Tutto quel che fanno, poi, lo usano per farsi grandi, manipolando fino a livelli ai quali fino a poco tempo fa non era immaginabile che si potesse arrivare. Però contro la realtà possono poco le loro menzogne. Lì vanno a sbattere”.