Il capogruppo del M5S in commissione Affari Costituzionali della Camera Alfonso Colucci ha annunciato di aver presentato ieri un esposto alla Corte dei Conti, “sottoscritto da tanti colleghi del M5S, per accertare ipotesi di responsabilità erariale per il trasporto di 16 migranti nel centro allestito dal Governo Meloni in Albania”.
In particolare – ha aggiunto – chiediamo se sia configurabile l’adozione di provvedimenti con dolo o colpa grave idonei a configurare una responsabilità erariale per l’utilizzazione di ingenti risorse pubbliche per lo svolgimento di attività non legittimate in base alla corretta applicazione delle norme di legge.
Centri in Albania, oneri per 13,5 milioni di euro nei primi tre mesi
“Il viaggio della nave militare Lybra ha trasportato verso l’Albania 16 migranti, con un costo che oscilla tra i 250 e i 290 mila euro, e per i soli primi 3 mesi di operatività della nave, che farà da spola tra le acque internazionali a sud di Lampedusa e il porto albanese di Shengjin, sono stati quantificati oneri finanziari pari a 13,5 milioni di euro”.
“Come è noto, i 16 migranti trasportati in Albania sono stati tutti riportati in Italia, nonostante lo screening già svolto, in quanto non corrispondenti ai requisiti per il trattenimento delocalizzato nei centri predisposti. Aggiungo che moltissimi agenti delle forze dell’ordine sono già presenti in Albania e molti altri vi saranno trasferiti”.
“Per tenerli lì il Governo sostiene una spesa altissima, in netto contrasto con la situazione sul territorio nazionale, che vede in aumento la criminalità predatoria e l’insicurezza reale e percepita, che registra grave carenza di organici e presìdi, esasperazione per i troppi straordinari, contratto scaduto da oltre mille giorni. L’esposto – conclude Colucci – è un atto doveroso, il governo Meloni non può chiedere sacrifici alle famiglie e alle imprese italiane per poi buttare in mare tanto danaro pubblico in questo modo”.
La richiesta: riportare gli agenti dall’Albania all’Italia
E non è finita. Colucci chiede, insieme con altri parlamentari M5S (Enrica Alifano, Carmela Auriemma, Roberto Cataldi, Alessandra Maiorino e Pasqualino Penza), di riportare gli agenti mandati in Albania in Italia. “Al momento sono ‘impiegati’ a fare poco o nulla circa cento agenti delle forze dell’ordine. Cento agenti e zero migranti. E’ un’autentica assurdità se si pensa che la situazione della sicurezza nelle nostre città peggiora con il passare del tempo e che negli organici mancano circa 22 mila agenti tra Polizia e Carabinieri”.
Il dibattito negato in Europa
“Fratelli d’Italia, sostenuta da tutte le destre europee, ha votato contro il cambio di agenda al Parlamento europeo e la possibilità di tenere un dibattito sull’hotspot in Albania. Ma se era un modello per tutta Europa perché non parlarne? Di cosa hanno paura?”, dichiara Gaetano Pedullà, vicecapodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
E ancora: “Il governo Meloni dovrebbe chiedere scusa a tutti gli italiani per lo spreco di ingenti fondi pubblici. Ci sono ben 100 uomini delle forze dell’ordine a presidiare una struttura vuota, mentre potrebbero essere impegnati per garantire la sicurezza nelle città italiane. Il Movimento 5 Stelle ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per accertare l’ipotesi di responsabilità erariale. Vogliamo chiarezza e un dibattito al Parlamento europeo sarebbe stata l’occasione giusta per mostrare a tutti l’ennesimo fallimento del governo Meloni”, conclude Pedullà.