Le Lettere

Egemonia inculturale

Non so se sia giusto chiamarla TeleMeloni, fatto sta che i programmi Rai continuano a fare pena in tutto e per tutto.
Ida Mazzei
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Gentile lettrice, Il nuovo corso della Rai, che nei Meloni-sogni doveva guidare la carica verso l’egemonia culturale della destra, si sta schiantando come i cavalleggeri di Balaklava contro i cannoni turchi. I recenti risultati sono riusciti a far peggio del mitico Avanti popolo di Nunzia De Girolamo che l’anno scorso registrò il 2% di share. Il talk show L’altra Italia di Antonino Monteleone su Rai2 nelle prime due settimane si è aggiudicato l’1,8% e l’1,6% di share. Considerando il moltiplicatore dell’Auditel, potrebbe averlo guardato un solo spettatore, forse un pensionato che si è addormentato col televisore acceso e non ha fatto in tempo a cambiare canale per sopraggiunta letargia. Quindi, se lo avessero guardato i famosi “quattro pensionati, mezzo avvelenati, al tavolino” di cui cantava De Andrè, sarebbe stato un trionfo. Per dire, Piazzapulita di Formigli su La7 e Diritto e Rovescio di Del Debbio su Rete 4 segnano rispettivamente l’8,8% e il 6,5%. Be’, direte, non è che Del Debbio sia di sinistra. No, è di destra legittimamente (perché è una rete privata), mentre L’altra Italia è un prodotto simil-masochista della tv pubblica che noi paghiamo con le tasse. Ma non basta. Monteleone si vede addirittura scavalcato al ribasso da Elisabetta Gregoraci che col programma Questione di stile sempre su Rai2 si aggiudica uno sbalorditivo 1,4%, equivalente al numero dei suoi parenti stretti. Avanti così e la destra vincerà a man bassa l’egemonia subculturale e inculturale.