Non bastava la doccia gelata sulla crescita, al di sotto delle attese del governo. La Banca d’Italia sembra destinata a dare solo cattive notizie in questi giorni al governo. In questo caso lo fa attraverso l’indagine sulle aspettative di inflazione e crescita, dalla quale emerge che i giudizi delle imprese italiane (con almeno 50 addetti) sulla situazione economica del Paese sono caute, ma con un peggioramento delle attese per il quarto trimestre rispetto alla scorsa primavera.
Le imprese vedono la crisi, peggioramento delle condizioni per la fine del 2024
Un peggioramento che riguarda tutti i comparti produttivi. L’indagine, condotta tra la fine di agosto e la metà di settembre, evidenzia che le imprese continuano a riportare valutazioni negative sulle condizioni per investire, mentre sono stabili quelle relative all’accesso al credito. Inoltre, secondo le attese, la spesa per investimenti rallenterà nella parte finale di quest’anno. Sul giudizio delle imprese pesa la debolezza delle vendite dell’industria in senso stretto, con un andamento della domanda corrente – interna ed esterna – in peggioramento.
Un’altra nota negativa arriva anche sulle aspettative riguardanti l’occupazione: le attese sono meno favorevoli per il quarto trimestre, anche se la maggioranza delle imprese (ma in calo) prevede un aumento degli addetti nei prossimi tre mesi. Cresce, però, la quota di chi si aspetta un ridimensionamento, che raggiunge il 15% circa nell’industria e nei servizi. Per quanto riguarda i salari, per quasi il 90% delle imprese aumenteranno meno del 4% e nel 60% addirittura meno del 2%.