Mentre la Sardegna sprofondava nella crisi con la sanità al collasso, le fabbriche che chiudevano e i cantieri bloccati per carenza di fondi, la giunta sardista-leghista dell’ex presidente Christian Solinas trovava il modo, a meno di due mesi dalla decadenza, di foraggiare un concorso ippico con 1.118.000 euro. Un evento privato, organizzato da un’associazione privata del Nord-est padano, che ha ottenuto fondi pubblici senza né un bando né gara.
Per i Cavalli in Villa attese 30mila persone, secondo gli organizzatori
Semplicemente perché – a detta degli stessi organizzatori – avrebbe “promosso” la Sardegna. Si tratta della manifestazione “Cavalli in Villa – Gli alfieri della Cultura”, evento organizzato dall’associazione padovana “EquiEvent”, in programma a Cagliari, dal 10 al 13 ottobre. Una manifestazione, tutta veneta ma che per il 2024 prevedeva un’unica appendice fuori regione, in Sardegna, appunto, destinata per gli organizzatori ad “attirare un’affluenza di almeno 30mila persone” sull’isola…
I dubbi di Todde sul concorso
Kermesse che forse non si terrà, visto che Regione Sardegna – ora guidata da Alessandra Todde – ha manifestato più di un dubbio su quei fondi pubblici concessi dal predecessore. E perché l’ideatrice della quattro giorni, Clara Campese, vice-presidente vicario del Coni, nonché presidente del Comitato regionale Veneto della Federazione italiana sport equestri (Fise), è stata appena commissariata a causa di una vicenda di rimborsi spese dubbi.
Ospiti Vittorio Sgarbi, Katia Ricciarelli e Adriana Volpe
Per raccontate la storia di questo evento “epocale” dell’equitazione sull’isola, reso per gli organizzatori ancora più imperdibile anche dalle serate di intrattenimento affidate all’allora sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi (il ministero aveva concesso il patrocinio all’evento), alla cantante Katia Ricciarelli e alla showgirl Adriana Volpe (“che sarà sempre presente”) – bisogna tornare al 19 dicembre 2023, quando, due mesi prima delle elezioni, la giunta Solinas vara la sua “finanziaria elettorale”. Una infinita lista di finanziamenti a pioggia a destra e a manca per milioni di euro (pubblici)…
Il maxi-finanziamento ottenuto a due mesi dalle elezioni
Uno dei vari rivoli di soldi, è quel milione abbondante destinato alla EquiEvent. In realtà, l’associazione padovana in sede di presentazione della domanda del contributo, di soldi ne aveva chiesti di più, 1.397.000 esattamente, motivando la richiesta con un dettagliato elenco delle spese che avrebbe sostenuto (sempre in favore della Sardegna, naturalmente): premi atleti 420.000 euro; azioni di “promozione” e/o educazione 447.500 euro; coperture assicurative 169.200 euro; attrezzature tecnico-sceniche o di allestimento 115.170; viaggi vitto/alloggi 46.800…
La EquiEvent batte cassa
Tuttavia la “cattiva burocrazia regionale” ne concede solo 1.118.000. Poco male, devono essersi detti i padovani della Equievent, che iniziano sia a organizzare la manifestazione, sia a battere cassa alla Regione (che ne frattempo aveva cambiato casacca e, soprattutto, chiuso i rubinetti). Tanto che il 19 giugno 2024 la EquiEvent scrive a Regione Sardegna chiedendo quando procederà alla liquidazione del dovuto.
A sua volta, Regione – l’entità del finanziamento, in tempi di vacche magrissime, aveva colpito più di un dirigente – risponde che “ai fini degli esatti inquadramento e denominazione e della definizione delle modalità di erogazione, chiede di trasmettere allo scrivente un programma articolato dell’evento, che evidenzi fra l’altro il periodo di svolgimento e i costi che saranno complessivamente sostenuti a fronte del contributo stanziato”. Evidentemente, a sei mesi dall’ottenimento del contributo, ancora non era chiaro a Regione cosa avrebbe dovuto sovvenzionare…
Inoltre, il giornalista Mario Guerrini, rende pubblica la storia e svela come “la event-manager, cioè la curatrice del concorso ippico, sia Silvia Luise. Ovvero la figlia di Giuseppe Luise, presidente della società Ippica padovana, che vive a Cagliari”. Guerrini aggiunge che la donna “è sposata con Francesco Mattia Mossa. Il quale è socio della Safari Sardegna, società della quale fa parte anche Claudio Magi, fratello di Franco Magi. Il consulente per cinque anni dell’ex Presidente della Regione, Christian Solinas”.
In pratica, per il giornalista (mai smentito) l’organizzatrice dell’evento ha interessi familiari in comune (la Safari Sardegna è parte dell’evento ippico) con colui che fu uno dei più ascoltati – e influenti – consiglieri dell’ex presidente Solinas. E già qui i mormorii erano diventati boati.
Il commissariamento del Comitato regionale veneto della Fise
Ma la “bomba” esplode il 1° ottobre scorso, quando la Fise commissaria e azzera l’intero Comitato Regionale Veneto, presieduto proprio da Clara Campese. Nella delibera del Consiglio federale si sottolinea come Campese (presidente) abbia autonomamente concesso il patrocinio all’iniziativa promossa da Campese (organizzatrice di “Cavalli in villa”).
Non solo, in base a tale patrocinio, scrivono gli ispettori della Fise, Campese avrebbe richiesto migliaia di euro di rimborsi spese non giustificati anche per i viaggi proprio in Sardegna per il concorso cagliaritano. A questi, poi, si aggiungono ulteriori 14.608,36 euro di rimborsi chilometrici ottenuti dall’ex presidente regionale e non dovuti, sempre per i commissari Fise. Che oltretutto mettono anche in discussione il patrocinio dato dalla Campese all’iniziativa della Campese.
Un particolare che potrebbe essere dirimente, visto che il patrocinio sia del Comitato regionale Veneto sia di quello nazionale Fise (in realtà mai concesso) erano uno dei presupposti per la richiesta di finanziamento.