L’unica certezza è che al ministero dell’Economia, per il momento, regna la confusione. Sul riallineamento delle accise sui carburanti, riprendendo la formula citata nel Piano strutturale di bilancio, il governo non ha ancora le idee chiare, ma che arrivi un aumento delle imposte sul diesel sembra molto probabile. Per due ragioni: per adeguarsi alle richieste europee sui sussidi ambientali dannosi, ma soprattutto per fare cassa. E proprio considerando che quest’ultima sembra il motivo principale di questa mossa, appare improbabile che l’allineamento di cui si parla – come ha voluto lasciar intendere la nota del Mef di giovedì – si rifletta solamente in una riduzione delle accise sulla benzina.
Accise sul diesel, quanto costerà davvero l’aumento
A oggi, però, l’ipotesi più estrema, ma forse più probabile, è quella di un’equiparazione dell’accisa sul gasolio a quella della benzina. In questo caso, secondo le stime dell’Unem, l’associazione delle imprese dei carburanti, si avrebbe un “aumento immediato dei prezzi al consumo del gasolio di 13,5 centesimi di euro al litro, includendo la componente dell’Iva (pari al 22% del prezzo industriale maggiorato delle accise)”.
Tradotto, vorrebbe dire “un maggiore esborso per le famiglie stimato a quasi 2 miliardi di euro, ovvero circa 70 euro all’anno per le 26 milioni di famiglie”. Una vera e propria stangata. L’Unem spiega che attualmente il carico fiscale totale (ovvero la somma di accise e Iva) è sulla benzina di 1,041 euro al litro, pari al 60% del prezzo di consumo. Sul diesel, invece, è di 0,909 euro al litro, pari al 56%. Peraltro con un livello di tassazione che per il gasolio è il più alto tra i 27 Paesi europei. Inevitabile la preoccupazione dell’Unem, che “auspica che l’intervento del governo sia complessivo e riveda la fiscalità di tutti i prodotti energetici in base alla loro impronta carbonica, in linea con la revisione della direttiva sulla tassazione energetica in corso a livello europeo, intervenendo anche sulla fiscalità dei prodotti rinnovabili, quali i biocarburanti”.
Ogni appello al governo, però, in questo momento sembra abbastanza inutile. Semplicemente perché le idee sono ancora confuse sulla questione. “Non ci sarà un rialzo delle accise”, ha assicurato la sottosegretaria all’Economia, Lucia Albano, a SkyTg24, ma un allineamento “lavorando sui valori medi”. Ripartendo dall’impegno del Pnrr di “allineare” le accise agevolate. Il che lascia pensare che, nella migliore delle ipotesi, l’aumento sul gasolio ci sarà, anche se magari a fronte di un calo (minimo?) delle accise sulla benzina. Tutto da definire, insomma, ma l’aumento sembra cosa quasi fatta.