In un crescendo di tensioni, il leader nordcoreano Kim Jong un è tornato ad agitare la minaccia nucleare contro la Corea del Sud. Un’eventualità, si spera remota, a cui ha risposto indirettamente il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol affermando, davanti ai militari e in occasione di un evento che celebra l’anniversario della fondazione delle forze armate del Paese, che “se la Corea del Nord tenterà di utilizzare armi nucleari, dovrà affrontare una risposta risoluta e schiacciante da parte dei nostri militari”.
Lo stesso ha aggiunto che “questa (eventuale) giornata segnerebbe la fine del regime nordcoreano”. Il presidente sudcoreano ha poi ricordato anche la forza dell’alleanza di sicurezza del Paese con gli Stati Uniti, che dislocano decine di migliaia di soldati nella zona. La Corea del Sud ha presentato per la prima volta il suo più grande missile balistico, l’Hyunmoo-5, in grado di distruggere bunker sotterranei, ha riferito l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. L’evento è stato segnato anche dal volo di un Lancer B-1B, un bombardiere pesante americano, sempre secondo l’agenzia Yonhap, un modo per dimostrare l’alleanza di sicurezza tra Seoul e Washington.
Kim torna ad agitare la minaccia nucleare contro la Corea del Sud. Il governo di Seoul avvisa Pyongyang: “Se ci provate, il vostro regime cadrà”
Dal canto suo l’esercito nordcoreano ha dichiarato che “monitorerà da vicino il frequente dispiegamento” di questi mezzi strategici, ha affermato Kin Kang Il, vice ministro della Difesa nordcoreano. L’ufficiale nordcoreano ha aggiunto che l’esercito di Pyongyang è “pienamente preparato a difendere completamente” il Paese. L’avvertimento del presidente sudcoreano arriva settimane dopo che la Corea del Nord ha diffuso per la prima volta le immagini di un impianto di arricchimento dell’uranio, mostrando il leader Kim Jong Un mentre visitava il sito.