Le Lettere

Il tesoro di Putin

Perché tanto odio dell’America per la Russia? Alla caduta dell’Urss gli Usa potevano portare Mosca in orbita occidentale, così avrebbero avuto un alleato. Invece hanno fatto il contrario.
Ugo Bernini
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Gentile lettore, si pensa spesso che l’avversario degli Usa sia la Cina. Ma la Cina ha due punti deboli: la sua economia dipende molto dalle esportazioni in Europa e la sua forza militare (350 testate nucleari) è ridotta. Ben diversa la posizione di Mosca. Gli Usa sanno bene che una sua saldatura con l’Europa creerebbe la più grande potenza economica del pianeta e poi anche militare, perché l’Europa si accorgerebbe di non aver bisogno dell’ombrello atomico Usa, potendo usufruire di quello russo. Sarebbe la fine dell’egemonia americana. Non a caso, quando Putin propose l’ingresso di Mosca nella Nato, Clinton rispose di no. La Russia possiede 6.000 atomiche e risorse naturali che hanno del prodigioso: ha i maggiori giacimenti mondiali di ferro, cromo, nichel, titanio, rame, stagno, piombo, tungsteno, oro, platino, palladio e molto altro. Il lago Bajkal contiene il 20% delle acque dolci del mondo. Solo da quando l’Occidente ha imposto le sanzioni, la Russia sfrutta in modo serio il suo tesoro latente. L’economia cresce a ritmi da tigri asiatiche (3,6% nel 2023, 5,4% nei primi 6 mesi del 2024). Il costo della vita rimane basso, mentre il potere d’acquisto dei russi nel 2023 è salito del 18% sul 2022 (in Germania è calato del 4%, in Italia del 6,4%). La Russia non ha disoccupazione e cerca manodopera straniera. Forse tra 10 anni le migrazioni da Asia e Africa non viaggeranno verso l’Europa ma verso Mosca.