Austria, l’estrema destra vince le elezioni ma senza ottenere la maggioranza assoluta

Austria, l'estrema destra vince le elezioni nazionali ma senza ottenere la maggioranza assoluta e ora punta a governare

Austria, l’estrema destra vince le elezioni ma senza ottenere la maggioranza assoluta

In Austria l’estrema destra vola e vince le elezioni. Dalle urne, il Partito della libertà (FPOE) che ha cavalcato l’onda di rabbia pubblica per l’immigrazione e il costo della vita ha strappato un risultato storico ottenendo il maggior numero di voti dalla seconda guerra mondiale. Il partito pro-Cremlino e anti-Islam ha ottenuto il 29,2% dei voti, battendo l’OVP al governo del cancelliere Karl Nehammer, al secondo posto con il 26,5% delle preferenze, secondo i risultati quasi definitivi. In ogni caso, non avendo ottenuto la maggioranza assoluta, al FPOE servirà una mano per governare e nelle prossime ore sono già attese le prime manovre per trovare eventuali accordi di coalizione.

Il partito socialdemocratico di opposizione ha ottenuto il suo peggior risultato di sempre, il 21%, mentre il liberale NEOS ha raccolto circa il 9% dei voti. Nonostante le devastanti inondazioni di questo mese causate dalla tempesta Boris, i Verdi, partner minori della coalizione di governo, hanno totalizzato l’8,3%, piazzandosi al quinto posto. Il partito comunista e l’apolitico partito della birra dovrebbero restare definitivamente esclusi dal Parlamento: per loro appare ormai impossibile superare la la soglia di sbarramento del 4%. L’affluenza è stata alta, circa il 78% degli aventi diritto.

Traendo profitto da un’ondata di destra in molte parti d’Europa e prendendo a modello l’ungherese Viktor Orban, l’FPOE ha capitalizzato i timori su migrazione, asilo e criminalità, accentuati dalla cancellazione ad agosto di tre concerti di Taylor Swift a Vienna per un presunto complotto terroristico islamista. L’inflazione crescente, la tiepida crescita economica e il persistente risentimento per le rigide misure governative durante il Covid hanno contribuito all’enorme balzo in avanti del FPOE dalle ultime elezioni del 2019.

Austria, l’estrema destra vince le elezioni ma senza ottenere la maggioranza assoluta

Il suo candidato principale, Herbert Kickl, che ha fatto campagna usando il soprannome di “cancelliere del popolo”, un tempo usato per descrivere Adolf Hitler, ha detto di essere pronto a formare un governo con “tutti e ciascuno” dei partiti in parlamento. “Oggi abbiamo scritto un pezzo di storia insieme”, ha detto ai sostenitori del partito che applaudivano a Vienna. “Abbiamo aperto le porte a una nuova era”.

“Non abbiamo bisogno di cambiare la nostra posizione, perché abbiamo sempre detto che siamo pronti a guidare un governo, siamo pronti a portare avanti questo cambiamento in Austria fianco a fianco con il popolo”, ha detto Kickl in un’apparizione insieme ad altri leader di partito sulla televisione pubblica ORF. “Gli altri partiti dovrebbero chiedersi dove si trovano in materia di democrazia”, ha aggiunto. Nehammer ha definito il risultato “amaro”, mentre il suo ministro della Difesa, Klaudia Tanner, ha ammesso che il disastro per i partiti al governo rappresenta un grande “campanello d’allarme”.

Poiché non è riuscito a ottenere la maggioranza assoluta, il partito FPOE avrà bisogno di un partner per governare. A differenza degli altri partiti centristi, la OVP non ha escluso di collaborare con l’estrema destra nel prossimo governo, come ha fatto due volte in passato in alleanze che hanno infranto i tabù a livello nazionale. Nehammer, tuttavia, ha ripetuto ieri che uno scenario in cui Kickl, un ex ministro degli interni intransigente, diventi cancelliere non sarebbe fattibile, creando una potenziale resa dei conti in cui il partito FPOE dovvrebbe o abbandonare Kickl o fare un passo indietro nel governo per ottenere il sostegno della OVP.