Le Lettere

I sogni di Zelensky

I sogni di Zelensky

Ho letto il “piano per la vittoria” di Zelensky e mi pare privo di qualsiasi possibilità di essere attuato. Mi sbaglio?
Vito Calogero
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Gentile lettore, non si sbaglia. Una fonte del governo Usa, parlando del “piano di pace”, ha detto al Wall Street Journal con sense of humour anglosassone: “We are not impressed”, che si potrebbe tradurre “è solo fuffa”. Dietro al “piano” c’è la stessa verve comica della conferenza di pace organizzata da Zelensky e a cui non fu invitata la Russia, cosa che fece ridere tutto il mondo. Ora Zelensky si ripete con un castello di sogni. Il piano è questo: nuovi aiuti militari-economici a Kiev (nulla di nuovo); ingresso immediato dell’Ucraina nell’Ue (impossibile) e nella Nato (super impossibile: la Nato si troverebbe in guerra con la Russia); autorizzazione a usare i missili per colpire in profondità la Russia. Questo punto è cruciale. Putin ha detto che la Russia risponderebbe con armi atomiche, si presume sull’Ucraina e su uno o più Paesi Nato. Ora, lei crede che in tal caso l’America interverrebbe con armi atomiche? Giammai. Sarebbe la fine assicurata dell’America oltre che della Russia. L’art. 5 della Nato è un bluff: non obbliga nessuno a entrare in guerra e tantomeno a usare il nucleare. Lo sa bene il britannico Starmer, che è volato da Biden dopo che gli Stati Maggiori di Londra si erano pronunciati a favore dell’uso dei missili sulla Russia. Starmer ha chiesto ai vertici Usa: se la Russia attacca l’Uk, voi interverrete? La risposta è intuibile: appena uscito dalla Casa Bianca Starmer ha detto che di autorizzare Kiev a colpire la Russia non se ne parla neppure.