Milano, 25 set. (askanews) – “Il deposito delle scorie non sarà in Sardegna e noi non permetteremo che sia in Sardegna. La Sardegna ha già pagato dal punto di vista ambientale, quindi non è la discarica d’Italia. E su questo voglio essere molto chiara”. Lo ha affermato la presidente della regione Sardegna, Alessandra Todde, a margine della convention ‘Energies and Transition Confartigianato High School’ a Chia (Cagliari). “Sul tema dello sviluppo delle fonti energetiche vedremo. Quando ero al ministero, per esempio, io ho finanziato un progetto sulla fissione, quindi non c’è una preclusione ideologica. Noi vogliamo capire bene quelli che sono i temi reali industriali di questa tecnologia, perché se ne fa tanto parlare, ma i reattori di quarta generazione in realtà in questo momento non sono ancora industriali, i mini reattori non sono ancora disponibili. Quindi cerchiamo di capire effettivamente quello che c’è, perché se in questo momento l’alternativa sono i reattori di terza generazione, che la Germania sta dismettendo, sicuramente non è la strada che noi vorremmo percorrere”.”Detto questo – ha aggiunto – la tecnologia va avanti, noi non abbiamo appunto preclusioni ideologiche, ma abbiamo una grande, come dire, attenzione a come vengono gestiti gli scarti e a come vengono gestite le scorie. Quindi voglio distinguere gli ambiti e voglio essere molto chiara su quello che non sarà la Sardegna. Il deposito delle scorie qua sarà molto complicato per il Ministro poterlo anche solo proporre”.
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