Gaza non conosce pace. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu in queste ore, mentre si appresta a lanciare una vasta offensiva sul Libano per colpire Hezbollah, sta valutando un piano per costringere tutti i civili palestinesi a lasciare la parte settentrionale della Striscia di Gaza, compresa Gaza City, per assediare Hamas e forzare il rilascio degli ostaggi.
A dare notizia di questo progetto è la CNN, sottolineando che il piano non comprende se, quando e come sarebbe poi consentito ai civili palestinesi di tornare nell’area. Al momento si stima siano centinaia di migliaia i palestinesi ancora presenti a nord del cosiddetto Corridoio Netzarim, che divide in due l’enclave palestinese.
Secondo quanto riferito dall’emittente Usa, il piano è stato messo a punti da un gruppo di generali israeliani in pensione ed è stato formalmente presentato al governo israeliano e a una commissione parlamentare. L’obiettivo sarebbe quello di usare tattiche di assedio per lasciare senza cibo i combattenti di Hamas e costringerli a rilasciare i 101 ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza.
Gaza non conosce pace, Netanyahu valuta un piano per sfollare i civili dal nord della Striscia
L’emittente nazionale israeliana Kan ha riferito ieri che Netanyahu, in un incontro a porte chiuse con la Commissione per gli affari esteri e la difesa della Knesset, ha affermato che il piano “ha molto senso”. “È uno dei piani presi in considerazione, ma ce ne sono molti altri – ha detto il premier, secondo Kan – siamo impegnati a smantellare il controllo civile di Hamas”.
Un funzionario israeliano ha confermato alla Cnn le dichiarazioni di Netanyahu, sottolineancdo che “considerarlo in modo positivo non significa adottarlo”. La stessa fonte ha fatto sapere che il capo della divisione strategica delle Forze di difesa israeliane presenterà nei prossimi giorni a Netanyahu “diverse alternative” su come “privare Hamas delle capacità di controllo civile a Gaza”.